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Attualità

Asti, si riunisce il direttivo del Centro Studi Alfieriani a rischio scioglimento

A giorni il consiglio di amministrazione per decidere il futuro della fondazione. L’appello dell’ex sindaco Florio

L’istituzione culturale intitolata al più illustre concittadino

Asti perderà la sua più prestigiosa fondazione culturale intitolata al suo concittadino più illustre, ovvero Vittorio Alfieri? Un timore che sembra farsi sempre più concreto a giudicare dai rumors che filtrano dagli ambienti che si occupano (e finanziano) la cultura in città. La Fondazione Centro Studi Alfieriani, infatti, presenta un bilancio in rosso di qualche decina di migliaia di euro e, soprattutto, non vede prospettive di rientro nell’immediato futuro. Una situazione che, secondo legge, se non vede un ripianamento del deficit e un impegno finanziario nei prossimi giorni, porterebbe al suo scioglimento.

A giorni il consiglio di amministrazione

Sulla vicenda tutti gli “attori” che, a vario titolo, sono coinvolti preferiscono mantenere il riserbo e non rilasciare dichiarazioni in attesa dell’esito del consiglio di amministrazione che il presidente Valter Boggione ha convocato per la prossima settimana. Doveva già tenersi in questi giorni, ma un impedimento lo ha fatto slittare. E, all’ordine del giorno, c’è proprio la discussione dell’eventuale scioglimento della Fondazione stessa.

L’appello dell’ex sindaco Luigi Florio

Un’eventualità che l’ex sindaco ed ex europarlamentare astigiano avvocato Luigi Florio neppure vuole immaginare.

Un progetto, quello della Fondazione intitolata ad Alfieri, che aveva preso forma proprio sotto il suo mandato ed era stato poi perfezionato dal suo successore, il sindaco Voglino.
«E’ una delle realtà culturali locali più prestigiose, portabandiera intellettuale cittadina, con un continuo lavoro di ricerca, di studio delle carte alfieriane, di confronto fra i massimi letterati a livello mondiale. Una istituzione che dà lustro alla città e che non può disperdersi. Credo che sia necessario un incontro fra le istituzioni che finora hanno consentito la sopravvivenza della Fondazione per trovare soluzioni che evitino il suo scioglimento».

Incontri informali

Nei giorni scorsi Florio ha avuto incontri informali con gli esponenti delle principali istituzioni cittadine (Comune, Fondazione Crasti, Banca d’Asti) e con il presidente della Fondazione Centro Studio Alfieriani professor Valter Boggione. «Ho riscontrato l’unanime volontà – afferma l’ex sindaco – di non lasciar morire un’istituzione così importante». E, dopo la notizia data dal nostro giornale martedì, si sono fatti avanti anche studiosi e privati cittadini per chiedere di salvare il Centro Studi Alfieriani, invitando le istituzioni a trovare una soluzione. Anche all’interno dello stesso cda ci sono consiglieri che, pur non volendo ancora comparire formalmente prima della riunione, hanno però annunciato che daranno battaglia per consentire la sopravvivenza della Fondazione.

Ma rimane una corsa contro il tempo.

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