Le commissioni consiliari del Comune di Asti devono lavorare di più. È questo che si legge tra le righe di una nota ufficiale diramata dal sindaco di Asti Maurizio Rasero e dal presidente del Consiglio comunale Federico Garrone a seguito di numerose “doglianze” ricevute dagli eletti. Lamentele che di solito arrivano dai banchi dell’opposizione, ma che in questo caso non sono mancate perfino dai consiglieri di maggioranza.
«Dobbiamo ricordare come le commissioni consiliari siano strumento fondamentale del corretto agire amministrativo del Comune, essendo luogo di confronto tra le varie forze politiche e civili presenti nel Consiglio comunale – scrivono Rasero e Garrone – Le stesse, inoltre, hanno funzioni consultive e preparatorie degli atti e dei provvedimenti consiliari e di controllo sull’attività dell’amministrazione comunale». E ancora: «Il corretto utilizzo delle commissioni è, quindi, determinante affinché tutti i consiglieri comunali siano posti nella miglior posizione possibile al fine dell’espletamento del loro mandato».
Ammonimento che riguarda anche i temi portati all’attenzione degli eletti i quali, come ricordano i due amministratori, non devono essere esclusivamente quelli derivanti dalle pratiche all’ordine del giorno in Consiglio comunale, ma anche argomenti «di volta in volta sollecitati dai consiglieri».
È sufficiente andare sul sito internet del Comune nell’apposita sezione per verificare che la “negligenza” denunciata dai consiglieri che si sono lamentati ha una sua giustificazione. Delle nove commissioni consiliari elencate, la 1° (Urbanistica e Pianificazione, Sportello Unico) è stata convocata l’ultima volta il 14 dicembre scorso; la 2° (Lavori pubblici, Edilizia Scolastica, Infrastrutture, Patrimonio, Sport, Frazioni e Cimiteri, Viabilità e Trasporti) sarà convocata il 6 febbraio; la 4° (Turismo e Manifestazioni, Gemellaggi e Unesco, Promozione del Territorio, Agricoltura, Cibo e Vino) ha operato l’ultima volta il 7 novembre scorso, congiuntamente con la 7° e la 2°.
Ancora peggio fa la 5° commissione (Cultura, Beni e Istituti Culturali, Palio) la cui ultima seduta, stando alle informazioni sul sito del Comune, risale al 14 aprile del 2023. Delle altre commissioni, 3° (Personale, Servizi Demografici e Urp, Sistemi Informativi e comunicazione, Bilancio e Tributi, Partecipate), 6° (Istruzione, Asili Nido e Università, Coordinamento Fondi Europei e PNRR, Coesione Territoriale, Politiche Giovanili), 7° (Commercio e Lavoro, Artigianato, Pubblici Esercizi e Decoro Urbano), 8° (Sicurezza, Polizia Municipale, Protezione Civile, Controllo del Vicinato, Periferie, Ambiente, Legalità e Trasparenza), e 9° (Servizi sociali, Volontariato e Sanità, Pari Opportunità, Famiglia) non si sa nulla dal momento che le rispettive caselle non riportano né passate né future convocazioni.
«Per quanto riguarda la commissione cultura – interviene la consigliera e vicepresidente della commissione Vittoria Briccarello (Uniti si può) – l’ultima volta, la seconda dall’inizio della consiliatura, è stata convocata ad aprile del 2023. Solo pochi giorni fa ho scritto al presidente del Consiglio Garrone e per conoscenza a Venturini (presidente della commissione cultura ndr) per chiederne la convocazione, ma purtroppo è una battaglia persa. Serve la richiesta di tre consiglieri per convocarla e siamo sempre e solo io e il collega Miroglio a richiederla. Comunque è vero, le commissioni non stanno funzionando con tutto quello che comporta il non poter esercitare appieno il nostro mandato elettivo».