Da pochi giorni Loretta Bologna, già assessore di Forza Italia all’Istruzione, ha ottenuto dal sindaco Maurizio Rasero anche la delega al Commercio. La decisione di affidarle un settore così strategico per la città è avvenuta nel “mini rimpasto” avvenuto a seguito del “caso Bovino”, l’ex assessore di Forza Italia allontanato dalla Giunta a dicembre.
Assessore, partiamo dal tema più caldo di questi giorni: il mercato. Quali sono le vostre aspettative per l’annunciata sperimentazione di un nuovo format in centro e quali obiettivi vi siete posti?
L’aspettativa principale è che gli ambulanti diventino parte attiva nel proporre soluzioni. Non si tratta di un semplice spostamento, che comunque sarà su base volontaria, ma di un percorso collaborativo dove dobbiamo imparare anche da eventuali errori fatti. Durante la riunione all’Ascom ho chiesto agli ambulanti di proporre due soluzioni per il mercato sperimentale che vorrei avviare già in primavera. Molti banchi resteranno in piazza del Palio, come gli alimentari o la frutta e verdura, ma anche chi adesso sta lavorando bene perché non avrebbe senso che si sposti. In piazza del Palio ci saranno interventi di ottimizzazione per rendere il mercato meno dispersivo. Tra questi sono previsti i nuovi impianti elettrici finanziati dal Distretto del Commercio.
La maggior parte degli ambulanti chiede con forza la dislocazione sull’anello intorno a piazza Alfieri. È davvero fattibile? Quali sono le alternative?
L’anello è un’opzione che non escludiamo a priori, tuttavia, dobbiamo considerare l’impatto sulla viabilità e la presenza in piazza Alfieri dei grandi eventi, dal Palio, anche quello bis di giugno, ad Astimusica fino al Magico Paese di Natale che obbligherebbero i banchi a spostarsi più volte nel corso dell’anno. Abbiamo già in mente un piano B e un piano C, nel caso in cui l’anello non fosse fattibile. L’area interessata dai distretti del commercio comprende varie vie del centro storico. Ma si potrebbe estendere la zona mercatale anche fino a corso Alfieri.
Come pensate di conciliare le esigenze dei commercianti con la necessità di una Ztl più ampia, come richiesto dalla Regione?
Io sono favorevole all’estensione della Ztl. È un messaggio chiaro che va nella direzione di una città più vivibile e turistica. Anche per quanto riguarda la nuova Ztl di via Monsignor Rossi e piazza Roma sono convinta che si debba arrivare a una chiusura 7 giorni su 7.
Il commercio cittadino sta affrontando l’ennesimo periodo di crisi con molte vetrine vuote e nuove chiusure settimanali. Quali sono le ricette per affrontare questa situazione?
La crisi del commercio è evidente. Il ritorno del mercato in centro potrebbe essere un primo passo per attirare più clienti. Ma dobbiamo intervenire sugli affitti troppo alti, offrendo sgravi fiscali ai proprietari che li abbassano. Ad esempio il Comune potrebbe prevedere sconti su Imu e Tari. In questo momento, la ristorazione è l’unico settore in crescita.
Asti non è un’isola e sempre più persone si rivolgono al commercio on line, da casa, potendo scegliere tra un’infinità di prodotti e servizi.
L’e-commerce ha cambiato le abitudini dei consumatori e non possiamo ignorarlo né tornare indietro. Penso che si debba investire nella formazione dei commercianti, aiutandoli a integrare la vendita on line con quella tradizionale. Il commercio deve evolvere, puntando sull’eccellenza o sull’economia, perché la via di mezzo è quella in affanno.
Un tema che tocca da vicino i cittadini è il decoro urbano e della sicurezza che ha ricadute anche sull’aspetto dell’attrattività delle zone dal punto di vista commerciale.
Il decoro urbano è di certo una priorità e sono certa che l’assessore Marco Galvagno, che ha la delega, lavorerà in tal senso. A me piacerebbe, confrontandomi con l’assessore Luigi Giacomini e il comandante Riccardo Saracco, che si istituisse un vigile di quartiere per aumentare anche la percezione della sicurezza o per evitare situazioni non accettabili, come il parcheggio selvaggio sui marciapiedi o nei luoghi dove passano molte persone.
Anche il mercato di piazza Catena aspetta, da anni, una riqualificazione che, pur proposta dagli stessi ambulanti, non è mai iniziata.
Presto chiamerò gli operatori per confrontarmi con loro. Ci sono fondi stanziati per le luci, nuovi bagni e una nuova pavimentazione per creare l’asfalto drenante. Gli stalli attuali dovrebbero essere rivisti e dobbiamo rifare la graduatoria, aggiornandola.
E per quanto riguarda l’ex Mercato Ortofrutticolo e il Mercato Coperto?
Sull’ex Mercato Ortofrutticolo vedrò presto il dirigente e capiremo se c’è ancora un proponente interessato all’acquisto. Per quanto riguarda il Mercato Coperto, anche in quel caso è necessario effettuare delle migliorie e sostenere, magari con nuovi progetti, la possibilità di somministrazione dei cibi come era già stato chiesto dagli operatori.