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Asti-Torino: litigio per un pesce preistorico
Attualità

Asti-Torino: litigio per un pesce preistorico

Motivo del contendere tre esemplari di celacanto, un pesce preistorico rarissimo che vive a profondità abissali in soli due posti al mondo: al largo delle Isole Comore e lungo la costa del Sud Africa

Un braccio di ferro fra Asti e Torino con uno sguardo d’ammirazione a Trieste e l’interessamento del nucleo di Guardia Forestale che ha già richiesto alcuni documenti al Museo riguardante questa vicenda. Al centro vi sono tre pesci. Ma non pesci qualunque, bensì tre esemplari di celacanto, un pesce preistorico rarissimo (fino al 1938 si era creduto estinto insieme ai dinosauri) che vive a profondità abissali (e per questo non ha subito modifiche nel corso dei millenni) in soli due posti al mondo: al largo delle Isole Comore e lungo la costa del Sud Africa.

Pochissimi gli esemplari censiti e ancor meno quelli catturati. Di questi pochissimi, ben quattro vennero regalati al dottor Erik Domini, medico ginecologo originario di Trieste ma “adottato” dalla nostra città. Nel 1978 li ricevette in regalo da alcuni pescatori delle Comore a titolo di riconoscenza per il suo periodo di volontariato in una struttura medica del posto.
Il dottor Domini ne regalò uno al Museo di Scienze naturali di Trieste, sua città di origine e gli altri tre al Museo di Torino, visto che, all’epoca, Asti non era in grado di ricevere né adeguatamente conservare ed esporre gli esemplari conservati perfettamente in vasche piene di formaldeide.

Da quel momento in avanti, il destino dei celacanti si sdoppia: l’esemplare di Trieste viene ricevuto ed esposto al Museo di Storia Naturale e per 35 anni ininterrotti ne diventa una delle attrattive principali. I tre affidati a Torino vengono “stoccati” nei magazzini del Museo di Scienze naturali per ricomparirne solo per una breve mostra e in occasione di una recente manutenzione non priva di critiche da parte di esperti che ne sono venuti a conoscenza.

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Daniela Peira

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