E’ la seconda atleta che la pratica
Quanto è vero che “il bene è contagioso”.
Dal Circolo Don Bosticco, l’unico in città ad aver istituito la sezione di “boccia paralimpica” nelle sue categorie sportive, arriva una bellissima notizia: è andato a buon fine l’appello per la realizzazione di una nuova rampa di lancio per la boccia da dare in uso ad una ragazzina di 13 anni colpita da grave tetraparesi.
Sara, questo il suo nome, si affianca a Giulia Marchisio, ormai lanciatissima nella boccia paralimpica a livello europei, per gli allenamenti che sono diventati, in poco tempo, una sua ragione di vita.
Serviva una seconda rampa
Affetta da gravissima disabilità che le impedisce l’utilizzo di gambe e braccia ma le consente un buon controllo del capo, Sara può giocare a bocce grazie ad una rampa di lancio che tenga conto delle sue capacità di movimento.
Così come già era capitato per Giulia. Anche per lei era stato lanciato un appello cui aveva risposto un falegname astigiano, Zanchetta, che aveva messo a disposizione tempo, competenze, materiale, passione e fantasia per realizzarle l’attrezzo perfetto da portare in giro per Italia ed Europa sui campi di bocce.
La generosità di Francesco Briccarello
Ma con l’aggiunta di Sara serviva una seconda rampa ed era stata avviata un’altra sottoscrizione che ha portato a raggranellare poco meno di mille euro con un importante contributo di un’attività commerciale della Torretta. Ma non sono serviti, perchè a farsi avanti per regalare un sogno a Sara è stato Francesco Briccarello, 31 anni di Montegrosso. Di mestiere fa l’escavatorista, ma coltiva una grande passione per la realizzazione artistica e con vari materiali di complementi d’arredo.
Nuovo attrezzo di legno, metallo e materiali tecnici
Generosità, estro, manualità e un pizzico di creatività hanno portato alla realizzazione di una rampa nuovissima e molto efficiente, composta da legno, metallo e materiali tecnici che la rendono anche molto leggera e facile da trasportare.
Soprattutto, anche Briccarello non ha voluto un solo centesimo per il suo lavoro giustificando il suo regalo semplicemente con un «E’ per Sara, se lo merita quella ragazzina».
Il denaro raccolto con la sottoscrizione, anticipa Francesco Cico Villata, suo preparatore tecnico, sarà donato alla responsabile della casa famiglia di Monale dove Sara vive per far fronte alle spese “sportive” della ragazza strafelice per questo straordinario regalo che le consentirà di allenarsi tutte le volte che vorrà.