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Attualità

Una cooperativa di Biella si è proposta per gestire la Casa di Riposo “Città di Asti”

Si tratta della Anteo che gestisce decine di altre RSA in tutta Italia – Il commissario Camisola ha convocato una commissione per valutare i termini dell’offerta

Asti: il gruppo consiliare Uniti si può interpella il sindaco sulle voci di una possibile offerta di acquisto, da parte di privati, della Casa di Riposo

C’è davvero un privato che sarebbe disponibile ad acquistare la Casa di Riposo “Maina” di Asti? La domanda l’hanno posta al sindaco Rasero e alla Giunta i consiglieri comunali del gruppo Uniti si può, Michele Anselmo e Mauro Bosia, dopo aver appreso che un privato avrebbe manifestato interesse per l’acquisizione della struttura, la più grande RSA del Piemonte.

Una notizia che aprirebbe vari scenari sul futuro della Casa di Riposo “Città di Asti”, la più grande della regione, ma anche quella con costi di gestione altissimi e sui cui da tempo si parla di progetti per ottimizzarne gli spazi o, nel caso, vendere i padiglioni non utilizzati.

Ai problemi economici della Casa di Riposo, gestita dal commissario straordinario Giuseppe Camisola, si è aggiunta l’emergenza sanitaria che l’ha obbligata ad attivare i protocolli di sicurezza anti-Covid previsti dai vari DPCM. Un ulteriore costo sul bilancio della struttura che aveva anche aperto una raccolta fondi tra i cittadini alla quale si può ancora partecipare usando l’IBAN IT 66 F 06085103160 0000 0006259 con causale “emergenza Coronavirus”.

I consiglieri Bosia e Anselmo hanno interpellato il sindaco Rasero, ricordandogli che lo stesso Camisola ha più volte manifestato serie preoccupazioni per la situazione economica creatasi, chiedendogli se sia a conoscenza della notizia sull’interessamento di un privato nell’acquisizione e se possa fornire informazioni aggiuntive sul proponente. I consiglieri hanno domandato al sindaco quale sia il suo giudizio su una possibile privatizzazione parziale o totale della struttura; quali progetti abbia per il futuro del Maina, “a prescindere dall’introduzione o meno di “attori” privati”, quali servizi ritenga che debba erogare e, più in generale, quale ruolo ritenga che la struttura debba rivestire per Asti”.

Sempre al sindaco e alla Giunta i due consiglieri hanno chiesto se non ritengano necessario “potenziare le attività sanitarie territoriali nella nostra città (Hospice e Casa della Salute) e se non pensino che la Casa di Riposo sia una risorsa indispensabile e una struttura strategica”.

Il proponente è la Cooperativa Anteo di Biella che ha chiesto la sola gestione

Il sindaco risponderà ai consiglieri in aula, ma nel frattempo abbiamo chiesto al commissario straordinario Camisola se le voci fossero vere. Camisola ha confermato di aver ricevuto una proposta per la gestione totale della Casa di Riposo dalla Cooperativa Anteo di Biella e che ha predisposto una commissione speciale affinché giudichi il progetto in tutti i suoi aspetti.

“Al termine avremo una relazione che ci permetterà di capire se la proposta della cooperativa sia valida e interessante, tenuto conto che per noi è prioritario che ci sia un equilibrio economico-gestionale di tutta l’iniziativa, ma anche garanzie affinché tutti i posti di lavoro vengano preservati. A quel punto, se non ci fossero dubbi, avvierò la procedura di gara alla quale chiunque potrebbe partecipare, non solo i proponenti. Questi avrebbero il diritto di prelazione alle condizioni di aggiudicazione”.

Camisola, su mandato della Regione, è stato incaricato di gestire l’ex IPAB di Asti e garantire un futuro economico solido che potrebbe passare proprio dalla concessione ai privati per un periodo medio lungo tenuto conto che i proponenti, se dovessero vincere la gara, si impegnerebbero a effettuare lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico per oltre 5 milioni di euro.

Il Consiglio comunale non è titolato a entrare nella partita, né a decidere se si debba procedere con la gara, “ma con il Comune – sottolinea il commissario Camisola – abbiamo un confronto continuo e solo qualche giorno fa siamo visti in Regione”.

Oggi la Casa di Riposo “Città di Asti” conta 135 dipendenti, tra diretti e a tempo determinato, e 266 degenti.

“Prima del Covid erano 310 i degenti – ricorda Camisola – ma la diminuzione non è data da decessi per Coronavirus perché tutti coloro che si sono ammalati nella Casa di Riposo, e qui sono rimasti durante la convalescenza, sono guariti. Oggi, infatti, non abbiamo alcun positivo tra gli ospiti”.

Qualche nuovo ingresso c’è stato, ma ancora si tratta di numeri molto esigui rispetto agli standard pre Covid.

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