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Asti, una nuova Fondazione per la salute di tutti gli astigiani

E’ stata costituita dal poche settimane ed è presieduta da Renato Goria. Obiettivo: raccogliere fondi da destinare alle esigenze degli ospedali astigiani

Un gruppo di soci fondatori che condividono l’esigenza di dotare anche la nostra provincia, come già accade in molte altre, di una Fondazione per la salute del territorio: sono loro ad averla costituita da pochi giorni e ad averla presentata ieri alla presenza del direttore generale Asl Flavio Borasio.
La Fondazione è nata dalla volontà di Alessandro Vigna, Bruno Ballario, Lorenzo Ercole, Alfio Orecchia, Alberto Antonio Guido Grosso, Rossella Maggiora, Roberto Ruscalla, Roberto Briccarello, Renato Goria, Franco Graziano, Luisa Amalberto, Vincenzo Mula, Federica Quinto.
Già costituito il cda che è presieduto da Goria con vice presidente Maggiora, segretario Quinto, Amalberto tesoriere, Ruscalla e Briccarello consiglieri e Giorgio Calabrese quale membro designato su indicazione dell’Asl di Asti.
Una nuova istituzione che nasce sulla scorta dell’esperienza pandemica e della solidarietà gemmata intorno alle esigenze dell’ospedale nei momenti più drammatici dei contagi.
«Se abbiamo superato quei momenti bui – ha detto il dottor Boraso – è stato anche grazie al contributo e all’impegno di tutti quelli che ci hanno aiutato. Ecco, vorremmo mantenere attiva questa “raccolta” di energie positive anche in periodi di “non emergenza” come quelli che, speriamo, ci aspettano».
Gli scopi costitutivi sono quelli di perseguire esclusivamente finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale con la costituzione di un patrimonio finalizzato alla promozione delle attività sanitarie ed assistenziali che vadano ad integrare l’attività socio-sanitaria esistente con particolare attenzione ai servizi domiciliari avanzati, tenuto conto della morfologia del territorio astigiano e dell’alta presenza di persone anziane che lo abitano.
Il consiglio di amministrazione sta muovendo i primi passi che consistono prettamente nella ricerca di fondi da destinare al patrimonio della Fondazione: verrà ultimata la pratica per l’accesso al 5 per mille e per poter ricevere sottoscrizioni di soci, donazioni e lasciti testamentari con un passaggio anche dai progetti presentati per il PNRR.
Il passo successivo sarà la costituzione di un Comitato Scientifico che aiuterà gli amministratori nella scelta dei progetti da finanziare e delle richieste da esaudire.
«Questa Fondazione, sul modello di quanto avviene già da anni negli Stati Uniti consentirà all’ospedale di Asti, già eccellenza, di fare un ulteriore salto di qualità – ha detto il professor Calabrese – Sono ancora tante le cose che servono. Penso, ad esempio, ad una struttura di accoglienza delle famiglie di malati che, da fuori regione, scelgono l’ospedale di Asti per farsi curare proprio sulla scorta della grande qualità delle competenze mediche offerte».
Già individuata la sede della Fondazione: la “guardiola” mai utilizzata alla cima delle rampe di ingresso ed uscita del Pronto Soccorso. Presto saranno divulgati i riferimenti per eventuali donazioni.

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