Tutto normale. Anche trovare uno sciame di api che sceglie uno degli arbusti verdi delle fioriere della centralissima piazza San Secondo come nuova casa oppure un muretto in via Pietro Micca.
La sciamatura delle api, infatti, è tipica proprio dei mesi da aprile e giugno, quando iniziano la ricerca di una nuova casa, anche lontana dal loro alveare. Sono numerose le segnalazioni di cittadini che, da un momento all’altro, si sono trovati i “grappoli” di api su rami in giardino o in qualche fessura in casa.
E’ stata una passante con un occhio attento a notare il “grappolo” nella fioriera davanti alla Collegiata e ha segnalato la cosa su Facebook chiedendo aiuto agli esperti per recuperare le api e metterle in salvo.
A rispondere all’appello è stata la presidente di Coldiretti Asti, Monica Monticone, che ha girato subito la segnalazione a Paulin Takumbo, meglio noto come “Taki”, apicoltore di origini camerunensi che vive a Camerano Casasco e che da anni porta avanti con sacrificio e dedizione la cura delle sue arnie per la produzione di miele. Guidato dall’esperienza ha recuperato i due sciami cittadini e li ha portati in un luogo sicuro in cui potranno portare avanti la loro stagione del miele in nuovi alveari.
Le api durante le sciamature non sono pericolose e difficilmente pungono perchè sono talmente piene di miele raccolto per il loro viaggio che non riescono ad inarcare l’addome per far fuoriuscire il pungiglione. Questo per tranquillizzare i cittadini che dovessero trovarsi i grappoli vicino a casa. Ma va anche sottolineato che bisogna comunque essere prudenti e non avvicinarsi troppo nè colpire lo sciame con bastoni o tentare di avvelenarlo con spray velenosi o, peggio ancora, tentare di incendiarlo. Intanto perchè è assolutamente vietato dalla legge ma poi perchè le api sono alla base della catena del cibo, essendo impollinatrici e dunque “operaie” non solo dell’alveare ma anche delle coltivazioni con le quali ci sfamiamo. Ucciderle è un crimine verso la natura. Basta una telefonata alla Polizia Locale per segnalare la presenza dello sciame e lasciare che gli esperti apicoltori se ne occupino.
(Foto Billi)