Per l’ennesima volta l’ex ospedale, abbandonato nel 2005, torna all’asta nella speranza che ci sia qualcuno disposto a pagarlo 16.673.000 euro. Cifra che il sindaco Maurizio Rasero aveva già ritenuto eccessiva: «Non credo che l’ex ospedale valga 16,7 milioni» disse qualche mese fa. Ma oggi, dopo le varie aste andate deserte e la mancata volontà della Regione di acquisirlo per poi siglare una permuta con il Comune (soluzione che Rasero avrebbe preferito), l’ex nosocomio torna sul mercato. Le offerte dovranno pervenire entro il 22 febbraio.
«Una notizia positiva, anche se resta del rammarico – commenta Rasero – Come amministrazione sin dal nostro insediamento ci siamo impegnati per trovare una soluzione al riutilizzo degli immobili di proprietà dell’Asl. Avevamo proposto alla Regione, Giunta Chiamparino, uno scambio di edifici, operazione che avrebbe permesso alla città di entrare in possesso del vecchio ospedale: senza questa condizione è più complicato ipotizzare soluzioni. Trattativa molto ben avviata, ma che purtroppo non è stato poi possibile concludere dopo oltre un anno di incontri. Adesso si riparte, speriamo sia la volta buona, anche se temiamo che questa asta possa andare deserta, aspettando una nuova convocazione con una quotazione ribassata».
L’immobile è composto da una parte storica, un ex convento, sottoposta a vincolo dalla Soprintendenza e una parte realizzata negli Anni Settanta che si affaccia su viale alla Vittoria. Il Piano regolatore prevede già una serie di possibili destinazioni: per la parte sottoposta a vincolo, sono ammessi (con obbligo di Piano particolareggiato di iniziativa pubblica) l’uso residenziale, commerciale (fino a 400 mq), direzionale, artigianale di servizio (fino a 800 mq), turistico e ricettivo, sportivo e tempo libero e infine servizi pubblici o privati di uso pubblico. Per la parte non vincolata è prevista la possibilità di demolizione con un premio in cubatura, e la possibilità di realizzare altrove le volumetrie abbattute.
«Da parte nostra – aggiungono Rasero e l’assessore Cotto – garantiamo la massima disponibilità a valutare i progetti degli eventuali aggiudicatari. L’ex ospedale ha bisogno di un nuovo futuro per il bene della città; il suo rilancio farà da volano non solo per il quartiere: di tempo se ne è già perso troppo».
«Intanto il degrado avanza»
Il ritorno all’asta nell’ex ospedale ha suscitato le perplessità del gruppo Ambiente Asti: «Dunque tutto il clamore, gli annunci di trattative solide con la Regione per approdare al passaggio di proprietà dall’Asl al Comune era visionario. Lo stesso sindaco si rammarica per la battaglia bene avviata con la Giunta regionale retta da Chiamparino e franata, rovinosamente, con quella dell’alleato di centrodestra Cirio. Ora si spera che qualcuno si presenti all’asta e acquisti l’immobile. Intanto il degrado avanza e un pezzo di città resta relegata ai margini. E poteva essere tante cose: alloggi per studenti, cohousing, biblioteca e sale studio per l’università, essere progettata insieme a cittadini e realtà portatrici di interessi. Occorreva lungimiranza e capacità politica: è mancata proprio nel momento in cui con il PNRR interventi del genere potevano essere finanziati, ma occorreva tessere reti, pesar politicamente. Occorre avere lo zainetto pronto sulla progettazione e capacità politica; certo che se si vive alla giornata questo è il risultato».
Intanto il caso dell’ex ospedale abbandonato ha scatenato scintille a distanza tra lo stesso Rasero e il candidato sindaco del centrosinistra Paolo Crivelli.