Con l’imminente arrivo della primavera, i ragazzi tornano a frequentare con più frequenza le piattaforme sportive, in particolare i campi da basket allestiti nei parchi di quartiere. Frequentati da associazioni, gruppi di amici, ma anche singoli che li adoperano per allenamenti individuali, i campi del Comune sono un’opportunità per svolgere attività sportiva all’aria aperta, gratis, ma sono anche bersaglio di vandali che li prendono di mira distruggendo le attrezzature e creando disagi con un danno economico a tutta la collettività.
Nella piattaforma da basket del Bramante, nel parco vicino allo stadio, la situazione più critica riguarda i canestri: su quattro, solo uno risulta pienamente utilizzabile. Come testimonia Gabriele, 31 anni, un giocatore della polisportiva CrAsti che frequenta il campo una volta la settimana. «L’unico canestro utilizzabile è questo perché negli altri tre o manca del tutto la rete o c’è, ma strappata – racconta lo sportivo – Senza rete la palla sfugge e devi recuperarla di volta in volta: per carità, magari una cosa da poco, ma comunque un disagio. C’è bisogno di qualche intervento di manutenzione perché qui vengono i ragazzi a giocare, si dividono in squadre da tre, ma alla fine possono usare un solo canestro». Gabriele fa anche un po’ di pulizia intorno alla piattaforma, ma il fatto che il problema sia culturale lo vediamo poco dopo, sempre al Bramante, dove due ragazzi salgono sull’altalena per disabili, senza esserlo, cercando di portarla al limite della spinta non curanti che potrebbero romperla.
Spostandoci all’ex Ferriere Ercole, dove il Comune ha ristrutturato un’altra piattaforma sportiva e creato un campo da basket al coperto, i danneggiamenti sono evidenti e riguardano le grate di protezione, la rete del canestro e le porte di accesso alla piattaforma. Tutto questo senza considerare l’immondizia lasciata per terra sul campo da gioco. Abbattuto anche uno dei cartelli che, guarda caso, riporta il regolamento sul quale c’è scritto: “Rispetta il campo come vorresti che gli altri rispettino te”. A differenza del Bramante, qui c’è anche una telecamera di sorveglianza montata a pochi metri dall’accesso alla struttura, ma non è dato sapere se sia servita a identificare eventuali responsabili dei danneggiamenti.
Anche le piattaforme sportive del quartiere di corso Alba, a ridosso di via Mattarella, hanno bisogno di un po’ di restyling e qualche intervento di manutenzione alla rete perimetrale e al campo da gioco. Una manutenzione carente, da quanto racconta Lorenzo, 22 anni, che incontriamo mentre gioca a basket con un amico. «Manutenzione del Comune se ne vede poca e la piattaforma è lasciata così da molto tempo. Le porte del campetto da calcio adiacente sono in quelle condizioni da circa quindici anni. Il manto del campo da basket – continua Lorenzo – è datato, probabilmente ventennale e presenta buchi che causano la fuoriuscita del pallone. La rete perimetrale non è tutta da cambiare, ma da aggiustare in alcune parti».
È vero che ci sono persone poco rispettose dei beni comuni, ma è anche vero che la manutenzione ordinaria dovrebbe essere più costante. Un suggerimento è smettere di installare reti ordinarie nei canestri di queste piattaforme, optando per quelle in acciaio. Le stesse adoperate nel campo da basket tra corso Alba e via Amerio dove, a parte i graffiti, ci sono meno criticità.
Proprio sullo stato di degrado e incuria delle piattaforme sportive, in particolare di via Scotti, all’ex Ferriere e nel quartiere di corso Alba, i gruppi consiliari Ambiente Asti e Uniti si può hanno depositato alcune interpellanze chiedendo all’amministrazione di intervenire sui problemi riscontrati.