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Attualità
Botta e risposta

Asti: volano stracci tra Fratelli d’Italia e la coalizione di centrosinistra

Dal partito di Meloni “giudicano” gli avversari: «Pareva una seduta di psicanalisi collettiva», ma la coalizione di Crivelli ribatte: «Il centrodestra farà una campagna elettorale improntata alla caciara, all’insulto, al dileggio degli avversari»

La campagna elettorale è ufficialmente iniziata. A dimostrarlo anche il botta e risposta avvenuto oggi tra Fratelli d’Italia, che siede tra i banchi della maggioranza, e la colazione di centrosinistra che ha riposto ad una serie di accuse mosse dal vicesindaco Marcello Coppo e dai consiglieri di FDL. Una querelle combattuta a suon di comunica stampa che di seguito pubblichiamo integralmente.

Fratelli d’Italia: «Pareva una seduta di psicanalisi collettiva piena di sensi di colpa»

Abbiamo seguito in differita la conferenza stampa di presentazione del candidato sindaco di Asti, dott. Paolo Crivelli, sostenuto da realtà politiche e civiche astigiane tutte identificabili come di centrosinistra (poche) e di sinistra pura (tante). La sinistra rappresentazione di quel tavolo, ci ha portato ad usare la fantasia e ad immaginare un imprenditore che, volendo investire nel sud Piemonte, arriva ad Asti, trovandosi davanti a quel tavolo. Questo investitore proverà a interloquire cercando di capire se ci sono le basi per insediarsi e, dall’altra parte, troverà un renziano pentito, una ex socialista ex forzista, due o tre ultraambientalisti e, per la maggior parte, tanti rifondaroli. Facilmente in pochi minuti si alzerebbe e, ringraziando per l’attenzione (sempre se ne riceverà), se ne andrebbe da altre parti. La mia è fantasia? Con Amazon, nella passata amministrazione di sinistra, successe così con le stesse persone. Il lento e noioso procedere della conferenza ha confermato l’incubo appena descritto, perché è emersa una certa stanchezza nelle poche ma confuse idee prospettate. Non si è capito cosa vogliano fare o perché stiano insieme. Non sono riusciti neanche a dare risposte sui temi dei tanti sottoposti loro dalle domande dei giornalisti. 

L’unico mantra ripetuto è il “NOI, NON L’IO” ma più che NOI pare sia stata la rappresentazione di “UNO, NESSUNO, CENTOMILA” dove il vero obiettivo è quello di eliminare le identità della coalizione per partorire il NULLA, più che una conferenza stampa pareva una seduta di psicanalisi collettiva piena di sensi di colpa di essere stati qualcuno di cui non si ha o non si vuole più memoria, una corsa a nascondere con vergogna i propri “IO” impolverati sotto il tappeto del “NOI”.

Viene così spontaneo rispondere noi, che di identità ne abbiamo da vendere, ad alcune di queste domande: noi vogliamo fare il collegamento sud ovest della città; noi vogliamo semplificare il piano regolatore per facilitare l’atterraggio di attività produttive nelle nostra città, così come abbiamo iniziato a fare; noi abbiamo attuato la presentazione delle pratiche urbanistiche con la procedura telematica, noi abbiamo portato il Magico Paese di Natale ad Asti; noi stiamo creando le basi di un polo logistico utile anche per il retroporto di Genova; noi siamo per una politica in aiuto della famiglia e della natalità; noi vogliamo continuare il nostro lavoro per il superamento dei campi nomadi (abbiamo già più che dimezzato gli occupanti); noi siamo di quella parte politica che ha deciso la fusione dell’Atl con quello di Alba per dare slancio al turismo.

Sul tema dell’ambiente e della sanità, che dovrebbero rappresentare i punto di forza della coalizione guidata dal candidato sindaco Paolo Crivelli, noi siamo di quelli che hanno fermato il teleriscaldamento a fianco all’ospedale, che ricordiamo essere stato un cavallo di battaglia della giunta Brignolo targata PD e sinistri vari, come ampiamente comunicato in quegli anni dalla moderatrice della conferenza di sabato scorso, allora addetta stampa di ASP nell’era Beccuti. Peccato che Cambiamo Asti non Quaglia e, più che cambiare Asti, abbia cambiato idea per la speranza effimera di una poltrona che da troppo tempo le manca.

Concludiamo con una riflessione spontanea che ci è venuta in mente nel sentire alcune dichiarazioni durante la conferenza stampa: la coalizione di centrosinistra, o meglio sinistracentro, afferma di aver scelto come candidato sindaco di Asti un medico per curare la città, la sensazione che è emersa prepotentemente invece è che il medico serva di più ai membri stanchi della coalizione di sinistra che, oltre a non avere le idee ben chiare, ha già perso dei pezzi.

Marcello Coppo, Luigi Giacomini, Federico Cirone e Paolo Bassi

 

La replica del centrosinistra: «Il nervosismo di sindaco e vicesindaco»

Dopo le dichiarazioni offensive di Rasero non potevano mancare le dichiarazioni del Vicesindaco Coppo unitamente al manipolo di Consiglieri Fratelli d’Italia. Già il fatto che l’Assessore di una delle più importanti deleghe comunali, l’Urbanistica, anziché lavorare per la città e produrre atti amministrativi si dedichi al dileggio degli avversari: “più che una conferenza stampa pareva una seduta di psicanalisi collettiva…” la dice lunga sul senso istituzionale che guida il Vicesindaco. Queste reazioni scomposte e fuori luogo dimostrano tutto il nervosismo che serpeggia nella coalizione di centro destra nonché la furibonda competizione tra Sindaco e Vicesindaco.

Speravamo in una competizione elettorale basata sul confronto serio di idee e programmi, quasi increduli ci rendiamo conto che, fin da subito, il centrodestra farà una campagna elettorale improntata alla caciara, all’insulto, al dileggio degli avversari. Peccato, un’altra occasione persa per un dibattito costruttivo su Asti e l’Astigiano, un’occasione persa per confrontarsi sulle ricette migliori per produrre sviluppo sostenibile – possiamo dire “sostenibile” Coppo? – per provare a ridurre l’inquinamento in città – possiamo dire “inquinamento” Coppo? – per un uso del territorio e della leva urbanistica improntato alla programmazione – possiamo dire “programmazione” Coppo? – dove tutti i cittadini sono uguali e con uguali diritti – possiamo dire “diritti” Coppo? – e non dove per taluni sono previsti binari veloci mentre altri attendono mesi e mesi.  

Caro Vicesindaco noi non ci rassegnamo alla caciara e alla rissa come vorresti tu, ognuno evidentemente ha il suo DNA, e continueremo a provare a confrontarci sui temi che interessano ai cittadini. Fin da subito potremmo ribadire colpo su colpo, evidenziando tutte le carenze e gli errori della Giunta Rasero a partire dall’Urbanistica, da te guidata, e che sta vivendo i peggiori giorni della sua storia dal punto di vista dell’efficienza e dei risultati ottenuti, ma non cadremo in questo “giochetto” della contrapposizione frontale che, evidentemente, “ti fa tanto sangue”.

Divertitevi pure a rendere caricaturale il concetto del “noi e dell’io” ben conoscendo, avendolo vissuto nella vostra amministrazione, quale sia la differenza tra un solo io, il dominus, che decide tutto e sopra tutti e un noi che, al contrario, cerca di dare valore alle idee, conoscenze, valori di tutti.

Infine ci permettiamo sommessamente di darti, darvi un consiglio. Siamo in tempi di pandemia, Asti ha avuto tanti morti. Tantissime persone non hanno potuto essere curate adeguatamente e hanno visto annullate, dall’oggi al domani, visite ed interventi per cui attendevano da mesi se non anni. Scherzare, di questi tempi, sulla necessità di “visite mediche” dimostra scarsa se non nulla sensibilità di fronte a tutte le persone che non ce l’hanno fatta o stanno soffrendo.

Noi siamo orgogliosi di avere il  nostro medico, ancora in questi giorni nella trincea anti covid, e siamo felice che abbia messo le sue competenze, la sua sensibilità e umanità a disposizione di tutta Asti, Voi compresi.

I consiglieri comunali della coalizione Mauro Bosia, Michele Anselmo, Mario Malandrone,
Angela Quaglia, Maria Ferlisi, Luciano Sutera e Giuseppe Dolce

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