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Attualità

«Astigiani, andate in bici se volete risparmiare tempo e denaro»

I ragazzi del servizio civile hanno cronometrato i tempi di percorrenza di numerosi tragitti usando auto, bici e andando a piedi: ecco come si fa prima

Ad Asti «si fa prima ad andare in bici»

«Per l’astigiano tipo, pensare di non prendere l’automobile per muoversi dallo stadio Censin Bosia a piazza San Secondo è quasi inimmaginabile, eppure se usasse la bicicletta più spesso, o se andasse a piedi, quasi sempre risparmierebbe tempo, soldi e starebbe più in salute». Il vice sindaco Marcello Coppo, appassionato ciclista, è tra i più noti promotori di una mobilità sostenibile, in città, tramite l’uso di biciclette, anche a pedalata assistita. Lui stesso si muove in bici, come fa l’assessore all’ambiente Renato Berzano, oggi incaricato di sostenere l’uso delle biciclette al posto delle auto. Il sindaco Maurizio Rasero è addirittura più pragmatico e quasi sempre si muove a piedi con un’andatura che rasenta la marcia. Tre modi di muoversi che il Comune vuole estendere attraverso alcune iniziative volte a lanciare un messaggio inequivocabile: astigiani, lasciate a casa l’auto quando possibile.

Lunedì mattina, in Comune, Rasero, Coppo e Berzano, insieme ai ragazzi del servizio civile e altri giovani impegnati nel promuovere la mobilità sostenibile, hanno illustrato tre progetti utili allo scopo.

Asti Monferrato Tour

Sabato prossimo, 8 giugno, si svolgerà la prima edizione dell’Asti Monferrato Tour, una ciclopedalata di 23 km finalizzata alla valorizzazione del territorio del Monferrato e a incentivare l’uso della bicicletta. La partenza sarà in piazza De André (Università) alle 15.30 e l’arrivo in piazza San Secondo intorno alle 17.15. Il percorso prevede il passaggio da Pontesuero, Portacomaro, Berruti, Cornapò e Silva. Il costo di iscrizione dell’eco-pedalata, dove sarà obbligatorio l’uso del casco, è di 5 euro e comprende la maglietta più alcuni gadget offerti dagli sponsor. Per informazioni o iscrizioni è possibile mandare una mail a tridema.eventi@gmail.com o contattare Irene (3881447237), Desara (3887808841) e Mafalda (3345668870).

BaicAsti: si provano le bici elettriche

Domenica 9 giugno, dalle 10 alle 18.30, piazza San Secondo ospiterà, invece, l’iniziativa “BaicAsti: muoversi in città con gli occhi della bicicletta”. Saranno presenti i rivenditori specializzati che metteranno a disposizione, gratuitamente, biciclette elettriche per coloro che volessero provarle. L’evento è collegato a un concorso, tenutosi dal 13 maggio al 2 giugno, nel quale numerosi ciclisti hanno utilizzato la bici per spostarsi in città monitorando tramite un’applicazione per smartphone i percorsi e i chilometri effettuati. Chi risulterà aver registrato più chilometri riceverà il premio più importante, ma sono previsti anche premi di consolazione fino ad esaurimento scorte. Sponsor dell’iniziativa, realizzata in collaborazione con la FIAB, sono i negozi Piemontesina, Speedy Bike Shop, RPM Cicli, Deodato Binello, Giusta Bike Store e Dream Team.

I tempi di percorrenza

Cronometriamo gli spostamenti in città

Un’ultima iniziativa, promossa da manifesti che saranno dislocati in numerosi punti della città, si chiama “Cambiamo aria”. Sono stati i giovani del servizio civile volontario ad effettuare dei test lungo i principali tragitti urbani per cronometrare i tempi di percorrenza in auto, a piedi e in bicicletta (non elettrica). Le conclusioni sono state molto indicative e hanno confermato la bici quale mezzo ideale per muoversi nel breve/medio percorso. I ragazzi hanno stabilito 8 punti di partenza e un solo punto di arrivo: la porta d’ingresso del Municipio di piazza San Secondo. Così si scopre che dallo stadio Censin Bosia al Comune occorrono 8 minuti in auto (tenuto conto del tempo impiegato a parcheggiare e pagare gli stalli blu), 11 a piedi e 4 in bici (anche in questo caso considerato il tempo per chiudere la catena con un lucchetto). Da piazza Vittorio Veneto servono 8 minuti in auto, 11 a piedi e 4 in bici; da piazza Cattedrale 11 minuti in auto, 8 a piedi e 3 in bici; da piazza Torino 11 minuti in auto, 12 a piedi e 5 in bici; da piazza San Rocco 10 minuti in auto, 8 a piedi e 4 in bici; da piazza Saragat 8 minuti in auto, 16 a piedi e 6 in bici; dalla stazione di piazza Marconi 8 minuti in auto, 7 a piedi e 4 in bici; da piazza I Maggio 9 minuti in auto, 12 a piedi e 5 in bici. «Queste iniziative, fortemente volute dall’amministrazione comunale, rappresentano un importante strumento per l’attuazione della politica integrata dei trasporti sostenibili – commenta il sindaco Rasero – Infatti, incentivare le modalità di trasporto non motorizzato non solo aiuta a contrastare i problemi di traffico urbano e del conseguente inquinamento atmosferico, ma migliora anche la qualità della vita dei cittadini in termini di benessere psico-fisico». «La bicicletta aiuta anche a liberarsi dallo stress – aggiunge l’assessore Berzano – perché ci si dimentica delle code, delle ansie da traffico nonché delle lungaggini per trovare un parcheggio, con ottimi risvolti sul buonumore».

Moro: «Ad Asti manca la cultura della bici»

Ogni progetto che serve a incentivare l’uso della bicicletta per muoversi in città è da sostenere con forza, ma resta il fatto che Asti non sia ancora sufficientemente attrezzata con una rete ciclabile come avviene in altre città italiane, per non parlare dell’estero. Ad evidenziare i limiti, culturali prima che infrastrutturali, è stato Giancarlo Moro titolare del negozio Piemontesina di corso Torino. «Ad Asti non è facile andare in bici – commenta -, ma questo perché manca, in partenza, una cultura della bicicletta». I limiti strutturali sono imputabili, spesso, ma non solo, alla mancanza di risorse dedicate per incrementare le piste ciclabili che oggi non rappresentano un anello circolare, ma segmenti scollegati gli uni dagli altri. Sulla cultura il Comune vuole fare la sua parte, ma come sottolineato dagli amministratori «non possiamo obbligare qualcuno ad andare in bici». Però, a detta del sindaco Rasero, il prossimo Piano del Traffico, che sarà presentato dall’Asp, avrà un’estensione sia dell’isola pedonale sia della ZTL. «Usare la bici permette di non dover attendere il passaggio dell’autobus – evidenzia Davide Scaiola, consigliere dell’Asp – ed è evidente che ogni auto di passaggio inquina e fa perdere del tempo a tutti. Però andare in bici è fattibile soprattutto per chi vive ad una piccola distanza dal centro».

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