Pochi minuti fa il sindaco di Asti Maurizio Rasero e il commissario straordinario dell’Asl AT Giovanni Messori Ioli hanno fatto una diretta su Facebook dall’esterno dell’ospedale Cardinal Massaia. Pochi minuti di video per lanciare un messaggio importante a tutti gli astigiani: “Non abbassate la guardia e continuate ad indossare le mascherine, anche nei prossimi giorni, quando sarete in un luogo chiuso insieme a parenti o amici”.
Il passaggio del Piemonte in zona gialla e gli assembramenti che si sono visti a Torino, ma non solo, potrebbero far ritenere che il pericolo sia passato, ma non è così. “Non bisogna vanificare i sacrifici fatti fino ad oggi – ha detto Rasero – E’ giusto tornare alla vita normale, ma con cognizione. Un po’ come quando in estate si decide di partire per le vacanze e si fanno le partenze intelligenti. I negozi sono aperti, si può andare a comperare e fare le spese di Natale, ma magari non andiamoci tutti il sabato o la domenica pomeriggio”.
Anche il commissario straordinario dell’Asl AT Giovanni Messori Ioli ha sottolineato quanto sia importante non abbassare la guardia per non tornare ad una situazione più critica. “Ad oggi ci sono 173 pazienti ricoverati in ospedale per Covid – ha precisato – mentre ad aprile ce ne sono stati fino a 210. Abbiamo trovato un compromesso di convivenza con il virus ed è vero che mancano 40 giorni all’inizio della vaccinazione per medici e infermieri, ma se in questi giorni allentiamo le misure di sicurezza i ricoveri e i decessi saliranno. Abbiamo rilevato – ha poi aggiunto Messori Ioli – che un rischio assoluto è quello di stare negli ambienti chiusi senza indossare la mascherina. Se ci troveremo nei prossimi giorni con amici e parenti in stanze chiuse, abitazioni private, ristoranti e bar dovremo fare attenzione a indossare la mascherina e rimettercela appena finito di mangiare. Consigliamo di arieggiare i locali che hanno le finestre e, se siamo con parenti o amici, di tenere sempre le mascherine indossate. Se le misure di contrasto scendono, saliranno subito i contagi e i decessi e questo non possiamo permettercelo”.
Riccardo Santagati