La sicurezza dell’ex Casa di Riposo “Città di Asti” è stata oggetto, tra gli altri temi, dell’incontro avvenuto giovedì tra il prefetto di Asti Claudio Ventrice, il nuovo direttore generale dell’Asl AT Francesco Arena e i commissari liquidatori dello stesso Maina le cui attività sono state cessate il 1° gennaio.
I liquidatori Roberto Frascinelli e Alberto Abbate, accompagnati dal loro consulente, Giuseppe Goffi, si sono confrontanti con il prefetto sullo stato dell’arte dell’annosa vicenda dell’Ipab e, in particolare, sul futuro dei lavoratori che non hanno ancora trovato una ricollocazione. Su questo tema il direttore generale dell’Asl AT ha fornito rassicurazioni precisando «che sono in corso delle interlocuzioni con la competente Direzione della Regione Piemonte per una verifica del loro corretto inquadramento».
Di ben altra natura è la questione della sicurezza dell’immobile, oggi in prevalenza vuoto (al suo interno ancora attivo il dormitorio maschile) che è stato oggetto di diversi atti vandalici. Proprio per questo, durante l’ultima riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, è stata condivisa l’esigenza di disporre un’intensificazione dei servizi di sicurezza nell’area attigua alla struttura, curata dalle forze di polizia, con il concorso della municipale di Asti.
Al riguardo, il prefetto ha assicurato che, «sino a cessate esigenze, gli equipaggi effettueranno, nei quadranti orari serale e notturno, una volta ogni ora, un’attenta ricognizione del perimetro esterno dell’edificio, con al termine una sosta di 10 minuti sul posto». Dalla prefettura è arrivato il suggerimento ai commissari liquidatori di «valutare l’opportunità di attivare un servizio di vigilanza privata, di installare un impianto di videosorveglianza e di dotare la struttura di un’adeguata illuminazione esterna».
Gli stessi hanno fatto presente che da oggi sarebbe entrato in funzione un servizio di sorveglianza notturna al quale potrebbero aggiungersi altre precauzioni come quelle suggerite dal prefetto.