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Diminuiti i furti in abitazione nel 2019
Attualità

Attività dei carabinieri del 2019: diminuiscono i furti ma crescono le truffe

Ad un soffio dalla fine dell’anno arriva il bilancio dell’attività dei carabinieri di (quasi) tutto il 2019. Una “contabilità” puntuale che consente di avere una fotografia fedele della sicurezza, del lavoro di indagine e di controllo del territorio tenendo conto che l’Arma dei carabinieri

Nel 2019 meno furti ma più truffe

Ad un soffio dalla fine dell’anno arriva il bilancio dell’attività dei carabinieri di (quasi) tutto il 2019. Una “contabilità” puntuale che consente di avere una fotografia fedele della sicurezza, del lavoro di indagine e di controllo del territorio tenendo conto che l’Arma dei carabinieri, con le sue stazioni disseminate sul territorio coordinate da tre Compagnie e da un Comando provinciale procede per l’82,77% dei casi.
E al di là delle graduatorie che spesso portano Asti in vetta nazionale per denunce di furti.
Partiamo proprio da questi.

22% di furti denunciati in meno

La buona notizia è che nel 2019 il numero di furti denunciati è diminuito del 22% e, in particolare, quelli in abitazione segna un -35% rispetto all’anno precedente con un dato totale di 834 rispetto ai 1139 del 2018. La ricetta adottata per un tale sensibile ridimensionamento? Per quanto riguarda i carabinieri il tenente colonnello Pierantonio Breda, comandante provinciale, ha ricordato che quest’anno è entrata in vigore una riorganizzazione generale che, grazie alla rimodulazione degli orari di apertura delle stazioni ha consentito di “liberare” più pattuglie sul territorio con un notevole incremento di controlli mirati nei confronti di soggetti di interesse investigativo. E se ogni singolo controllo non può essere “misurato” in termini di prevenzione, le percentuali riepilogative con il segno meno confermano che si è imboccati la strategia giusta. Che va ad abbinarsi ad un sempre maggior controllo attraverso le telecamere di sorveglianza e i gruppi di controllo del vicinato.

Il ten. col. Breda in centro con il maggiore Hoffmann e il capitano Guglielmo

Truffe in crescita del 22%

Ma questo lusinghiero risultato viene un po’ oscurato dalla crescita del 22% delle truffe agli anziani rispetto all’anno precedente. Con il fondato sospetto che i casi denunciati siano solo una parte di truffe realmente accadute e che le altre rimangano nel sommerso per la vergogna e il senso di colpa delle vittime, particolarmente fragili. Questo dato nonostante la massiccia campagna di informazione adottata dal Comando provinciale si attraverso la distribuzione di 10 mila adesivi antitruffe cui si aggiungono i volantini presenti nei luoghi più frequentati dei paesi, gli incontri con le comunità e servizi come le “visite” dei carabinieri (quelli veri) nelle cascine più isolate abitate da persone anziane. Senza dimenticare l’intensificazione delle indagini a carico di soggetti coinvolti a vario titolo in questo genere di truffe.

Il codice Rosso, novità legislativa

Una novità legislativa dell’agosto scorso, ovvero l’entrata in vigore del Codice Rosso per i casi di violenza domestica contro le donne ha visto un impennarsi di denunce con 41 casi negli ultimi mesi. «La nuova legge ha consentito l’emersione di un fenomeno purtroppo sempre presente – ha spiegato ancora il comandante Breda – e in molti casi alle denunce sono seguiti arresti ed allontanamenti autorizzati nel giro di una giornata a dimostrazione della volontà del legislatore e delle forze dell’ordine di aiutare le donne vittime di violenza».

Attività di “soccorso sociale”

Spesso gli interventi delle pattuglie di carabinieri assomigliano più a soccorsi sociali. Vale, ad esempio, nei confronti delle persone che manifestano l’intenzione di togliersi la vita. Da gennaio a novembre sono stati 31 gli interventi per tentati suicidi e in 5 casi i carabinieri hanno letteralmente salvato in extremis le persone con due occasioni in cui, per riuscirci, si sono feriti.

L’aiuto all’anziana

A chiudere questo anno di Arma astigiana una storia piccola piccola raccontata dallo stesso comandante Breda che offre l’altra immagine del lavoro quotidiano dei carabinieri. «Un maresciallo di una stazione di un piccolo paese ha ricevuto una richiesta insolita e toccante. Una donna anziana che accudiva il marito malato terminale si è rivolta al maresciallo per chiedergli se poteva cambiarle la bombola del gas perché lei non poteva allontanarsi dal letto del coniuge». Non importa se cambiare le bombole del gas non è nel “mansionario” di un carabiniere; quel maresciallo non ha avuto dubbi e ha risolto quel piccolo grande problema di una donna provata da un grande peso famigliare.

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