I consiglieri comunali di minoranza Vittoria Briccarello e Mauro Bosia (Uniti si può), insieme a Mario Malandrone (Ambiente Asti), hanno depositato un’interrogazione urgente sugli aumenti della tassa locale che sono tenuti a pagare gli operatori del commercio ambulante.
Dalla minoranza hanno evidenziato che «a ridosso della scadenza, la tassa è aumentata dal 30 al 40% con pochissimi giorni per far fronte al pagamento» e che «per molti operatori del mercato, la riorganizzazione dello stesso, fatta a marzo, ha comportato diverse perdite in termini di fatturato». L’opposizione ha sottolineato che l’aumento si tradurrà in circa 5 euro a mercato (da 12,24 euro a 17,28 euro) e che «in altre città come Alessandria, Moncalieri, secondo i mercatali, la tassa è la metà che ad Asti».
«ll Comune – precisano i consiglieri – è stato beneficiario del riparto del fondo di 82,5 milioni di euro destinato a ristorare i Comuni delle minori entrate derivanti dalla proroga, fino al 31 marzo, delle disposizioni in materia di esonero dal pagamento del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria e del canone di concessione per l’occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile destinati a mercati. Gli importi in favore dell’Ente sono pari a 84.431 euro a ristoro dell’esonero per le imprese di pubblico esercizio e a 28.707 euro a ristoro dell’esonero a favore dei commercianti ambulanti».
Per questi motivi i consiglieri hanno rivolto all’amministrazione una serie di domande. «A quali fattori è dovuto tale aumento? Con che atto l’amministrazione ha deciso di riparametrizzare la tariffa? Se i mancati incassi sono stati compensati con uno storno da parte del Governo a cosa si deve un aumento così cospicuo? Con che procedura e con quale calcolo si è addivenuti alla tariffa così aumentata per i commercianti con posto fisso? E per gli spuntisti?». Briccarello, Bosia e Malandrone hanno chiesto, inoltre, di conoscere l’opinione dell’assessore Bovino sull’ipotesi di istituire una Tariffa Unica Giornaliera sul modello Torinese. Infine gli hanno suggerito «se non sia utile in via precauzionale che si preveda la rateizzazione della tassa, in modo da poter poi apporre i correttivi dovuti».
[foto Billi]