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Autostrada Asti-Cuneo: «La tratta dal ponte sul Tanaro a Verduno sarà finita ad Aprile 2026, non entro dicembre»

L’Osservatorio per la Tutela del Paesaggio di Langhe e Roero prende posizione dopo le recenti dichiarazioni del Ministro Salvini

Qualche giorno dopo la comunicazione di Salvini sul completamento dell’autostrada Asti-Cuneo entro il 31 dicembre di quest’anno, è intervenuta la società Asti-Cuneo a mettere i puntini sulle i. Intanto precisando che la tratta 2.6.a, dal ponte sul Tanaro a Verduno, sarà completata ad aprile del 2026, non a dicembre 2025. Come d’altro canto non era stata completata a maggio 2024, e neppure a dicembre 2024: scadenze sulle quali già si erano impegnati, a più riprese, lo stesso Ministro e il presidente della Regione. La Società ha poi aggiunto che alcune auto potranno percorrere la tratta già a fine dicembre, probabilmente a corsia unica. Per chi è vecchio del mestiere questa precisazione è suonata come un puro atto di cortesia nei confronti del Ministro, che è comunque sempre meglio non smentire.

La Società ha quindi ricordato che per il completamento definitivo della autostrada e l’attivazione dell’ultimo portale del free-flow – il sistema di pagamento automatico che ha suscitato tante proteste da parte degli utenti – mancano ancora le opere di adeguamento della tangenziale di Alba. La cui pratica è ferma alla Valutazione d’Impatto Ambientale avviata dal lontano dicembre 2022. Il perché di tanta prudenza è probabilmente dovuta al fatto che tutti temono che nei previsti 600 giorni di lavoro pesanti disagi possano verificarsi sulla tangenziale che è utilizzata, giova ricordarlo, da poco meno di 40.000 veicoli al giorno. Sempre a chi è vecchio del mestiere quell’inerzia fa inoltre temere che non sia in effetti l’Impatto Ambientale a frenare la pratica, ma l’incertezza della copertura finanziaria dei maggiori oneri dovuti all’incremento dei costi dei lavori già portati a termine. Non sarebbe la prima volta che l’Ambiente serve a coprire motivi ben più “onerosi”.

La Società auspica infine che una volta completata la tratta 2.6.a si registri un raddoppio delle utenze sin qui contabilizzate sulla tratta 2.6.b già in esercizio. Ipotizza quindi di registrare il passaggio di 13.000 veicoli al giorno, ossia il carico sopportato da molte delle strade della nostra provincia ad una sola corsia per senso di marcia. Cosa questa che mette in discussione il senso stesso dell’Autostrada per la quale, non a caso, è già previsto il ritorno all’Anas a fine concessione. E non è neppure il caso di sollevare dubbi sulla previsione dei 13.000 veicoli al giorno: tutta da verificare nel momento in cui i pendolari che gravitano su Alba si accorgeranno che devono pagare il pedaggio per la nuova autostrada. Andata e ritorno. Auguri.

Il Direttivo dell’Osservatorio per la Tutela del Paesaggio di Langhe e Roero

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