Da un lato l’amministrazione comunale di Asti autorizza l’abbattimento di sette platani per fare spazio a una pista ciclabile (caso non ancora chiuso, ma che ha scatenato una querelle e la forte opposizione di cittadini, ambientalisti e della minoranza in Consiglio comunale), dall’altro non riesce a mantenere in ottimo stato le piste ciclabili già esistenti. È questo che si legge nell’interpellanza che il consigliere comunale Mario Malandrone di Ambiente Asti ha depositato per segnalare le criticità della pista ciclopedonale di corso Pertini e via Fregoli, quella che costeggia il perimetro dell’ospedale Cardinal Massaia.
Le principali problematiche segnalate da Malandrone, che si è fatto portavoce di indicazioni giunte da ciclisti e utenti del tragitto, riguardano il manto della pista che presenta avvallamenti, crepe e rialzamenti causati dalle radici degli alberi. Insidie che rendono il percorso meno sicuro per chi viaggia soprattutto in bicicletta. Segnalata inoltre la scarsa segnaletica orizzontale lungo il percorso, che più volte taglia le strade di accesso al nosocomio, ma anche il fatto che, a causa del degrado, i ciclisti sono costretti a fare deviazioni per evitare le buche e le crepe, aumentando il rischio di incidenti.
«Quali interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sono previsti per la pista ciclabile lungo corso Pertini e l’ospedale Cardinal Massaia per ripristinare la sicurezza e la funzionalità del percorso? – domanda il consigliere di minoranza – Quali sono i tempi previsti per l’inizio dei lavori di ripristino della pista ciclabile, tenuto conto delle condizioni di degrado segnalate dai cittadini? Alla luce della decisione di abbattere sette platani in corso Savona per garantire un percorso rettilineo e senza ostacoli, perché i fruitori della pista ciclabile di corso Pertini devono incorrere in pericolose deviazioni per evitare buche e crepe lungo il tragitto?».
L’interpellanza sarà discussa, con molta probabilità, già nel prossimo Consiglio comunale.