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Marco Pappalardo
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Azienda Zero, l’Opi di Torino difende l’operato di Pappalardo, che lascia il suo ruolo, nella formazione del personale del 118

Il presidente Ivan Bufalo chiede al direttore generale di dare continuità con il lavoro fatto fino ad oggi dal professionista astigiano specializzato in emergenza e urgenza

Cosa sta succedendo ad Azienda Zero? Si tratta della maxi cabina di regia della Sanità regionale che, tra i vari compiti, ha quello di essere una centrale operativa per la gestione e il controllo della spesa e dei servizi sanitari a valenza regionale, ma ha anche il compito di portare avanti riforme nei servizi fondamentali sul fronte dell’emergenza e urgenza. Da tempo su Azienda Zero si rincorrono voci di possibili cambiamenti ai vertici, ma le notizie che provengono dal suo interno hanno messo in allerta il presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino e del Coordinamento regionale delle Professioni Infermieristiche Ivan Bufalo.

«Se come annunciato da Lo Spiffero, il dottor Marco Pappalardo (infermiere astigiano specializzato in emergenza e urgenza ndr)  lascerà il governo della Formazione del personale dell’emergenza e urgenza, che sotto la sua guida aveva raggiunto livelli di indiscussa eccellenza, il Direttore Generale di Azienza Zero, Ing. Adriano Leli, dovrà evidentemente fare il massimo sforzo per individuare un professionista, auspicabilmente sempre in seno alla professione infermieristica, in grado di dare congrua continuità al rapido processo evolutivo in atto, avviato da Pappalardo, inerente alle competenze cliniche e alle capacità operative del personale infermieristico, e non solo, nel sistema dell’emergenza territoriale» commenta Ivan Bufalo.

Dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche il presidente fa sapere, in una nota stampa, che sotto la guida del dottor Pappalardo, responsabile della formazione del personale dell’emergenza sanitaria sin dalla fondazione di Azienda Zero, «sono incrementati esponenzialmente in pochi anni i livelli qualitativo e quantitativo della formazione professionale del personale del 118, precedentemente caratterizzata da grande disomogeneità e frammentazione. Pappalardo ha contribuito alla realizzazione di progetti innovativi per soddisfare i crescenti bisogni di salute, come gli ACAI, e ha costantemente rafforzato reti interprofessionali e interdisciplinari volte a migliorare la risposta sanitaria ai cittadini. Si auspica che la sua partenza da Azienda Zero non comporti un distanziamento tra le istituzioni politiche sanitarie regionali e la professione infermieristica».

Sempre dall’Opi vengono sollevate preoccupazioni per l’annunciato arrivo di infermieri indiani o di altri Paesi extraeuropei: «Lungi da noi opporci in maniera pregiudiziale, continua Bufalo – ma questi interventi vanno governati con attenzione e responsabilità, ne va della sicurezza delle persone assistite nonché della dignità dell’esercizio della Professione Infermieristica».

«La collaborazione sul tema degli Algoritmi 118 è stata onesta, costruttiva e indubbiamente proficua – ricorda Bufalo – L’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi si è impegnato a promuovere un dialogo aperto che coinvolgesse tutti gli attori interessati dal provvedimento e questo ha facilitato una soluzione positiva della questione, che è un risultato soprattutto merito suo. Ora però ci sono temi altrettanto urgenti che hanno un significativo impatto sulla qualità e sulla sicurezza assistenziale che necessitano di essere affrontati. Mi riferisco alla formazione e all’introduzione della nuova figura dell’assistente infermiere e all’annunciato reclutamento di infermieri provenienti dall’estero per far fronte alla grave carenza di personale infermieristico nelle strutture assistenziali della nostra Regione».

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