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Banca di Asti: medaglie ai pensionati e in memoria di Franc

I genitori del giovane dipendente hanno ritirato il riconoscimento. I vertici hanno risposto alle notizie apparse negli ultimi tempi.

Grande commozione alla cerimonia di consegna delle medaglie ai dipendenti della Banca di Asti che hanno raggiunto l’età della pensione. Soprattutto in apertura, quando è stato ricordato un collega scomparso prematuramente.
Franc Zefi, origini albanesi ma cuore astigiano, è deceduto il 18 settembre all’età di 35 anni dopo una malattia inguaribile che ha combattuto fin da quando aveva 11 anni.
La Banca ha voluto consegnare una medaglia in sua memoria ai genitori Natalina e Pjeter presenti in sala con altri parenti di Franc. Per lui lavorare in banca era stato un grande traguardo e, nonostante le condizioni di salute peggiorassero, aveva continuato a lavorare in smart working fino a quando è riuscito. Era stato anche impegnato attivamente in politica e considerava Asti la sua seconda patria.
«Stiamo attraversando un momento di forte dolore – ha detto una emozionatissima Natalina – Ricevere questa medaglia per noi è un grande onore e per questo vogliamo ringraziare i vertici e il personale di Banca di Asti. E poi vorrei ringraziare te, mio Franc, per averci reso genitori orgogliosi nonostante i tuoi problemi di salute».
Poi la consegna dei riconoscimenti ai pensionati. A partire da Daniele Bonomi, della filiale di Crevacuore passando per Caterina Busca, direttrice della filiale di Verrone (Biella). Medaglia all’astigiana Elena Gaia della gestione operativa del credito e a Sandro Pasini dell’ufficio commerciale estero. Ancora a Stefano Ravarino direttore della filiale principale di Biella e una standing ovation per Carlo Scaglia, capo servizio revisione interna definito persona che ha sempre dimostrato infiniti buonsenso e fermezza.
Assenti giustificati altri quattro pensionati: Michele Amisano di Brugherio, Giancarlo Barisone di Acqui Terme, Patrizia Biasutti dell’ufficio crediti di Biella e Paola Grometto dell’ufficio monitoraggio crediti di Asti.
Nel rivolgersi ai dipendenti pensionati e alle loro famiglie, i vertici dell’istituto hanno affermato: «Si parla tanto, troppo della nostra banca in questi periodi, ma contano i fatti. Siamo una banca solida, solvibile e senza problemi strutturali. Non facciamoci influenzare troppo da un certo tipo di informazioni. Informazioni a volte malevole e superficiali. Ci hanno chiesto come mai la Banca non parla e non si difende. Rispondiamo che noi parliamo con i numeri e il nostro operato che dimostra come abbiamo perseguito quasi tutti i nostri obiettivi triennali. E poi bisogna sempre essere prudenti nel parlare».
L’ultimo pensiero è stato rivolto ai dipendenti assunti più recentemente.
«Per la nostra banca lavorano tanti giovani e noi come capi dobbiamo incoraggiare il loro entusiasmo e la loro partecipazione».

(Fotoservizio Ago)

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