Adesso spunta anche il nome di Credem tra i pretendenti alle “nozze” con Banca di Asti. L’indiscrezione è comparsa su Milano Finanza che fornisce anche una serie di notizie: secondo il quotidiano finanziario la banca emiliana sarebbe interessata “ad una fusione” e starebbe interloquendo direttamente con Equita, l’advisor che la Fondazine Cassa di risparmio di Asti ha incaricato, ad aprile, di fare una serie di “valutazioni” sulle quote detenute dalla Fondazione stessa in Banca di Asti.
Il nome di Credem, per altro, era già circolato qualche tempo fa, soprattutto perché la sua rete non è sovrapponibile a quella del Gruppo Cassa di risparmio di Asti e quindi permetterebbe la nascita di una Gruppo di oltre 800 sportelli in tutta Italia.
Secondo quanto riportato da Milano Finanza Credem avrebbe posto come condizione “un accordo anche con gli altri soci rilevanti della banca astigiana, le Fondazioni di Biella, (12,91%) e Vercelli (4,2%), più Crt (6%)”.
Nei giorni scorsi il presidente della Fondazione Livio Negro, commentando analoghe voci che chiamavano in causa Bpm (già socia di Asti al 9,9%) aveva chiarito che non c’era nulla di concreto in atto. Oggi il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, che recentemente aveva spiegato “che nessuna trattativa può partire se prima non c’è un coinvolgimento degli enti territoriali” a proposito delle nuove voci ha commentato: “Sono indiscrezioni giornalistiche, non mi risulta ci sia niente di vero. In ogni caso non stupisce che dovendo la Fondazione scendere nella sua quota in Banca di Asti, ci sia chi è interessato all’operazione”.