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Bandiere e costumi tradizionali hanno colorato il Corteo dei popoli [photogallery]

Sabato scorso 25 comunità straniere protagoniste della manifestazione promossa dalla Diocesi

Colorato e allegro il Corteo dei popoli che sabato scorso ha animato con balli e canti il centro città. Giunto alla terza edizione e inserito nel Festival dei popoli promosso dalla Diocesi, ha visto un percorso parzialmente diverso rispetto al passato. Partito dal Cpia (Centro provinciale istruzione adulti), è infatti terminato in piazza San Secondo, invece che in piazza Cattedrale come nelle precedenti edizioni. Ad accompagnare i partecipanti, che indossavano i costumi tradizionali della comunità di appartenenza, alcune autorità, tra cui il sindaco Maurizio Rasero, il vescovo Marco Prastaro e l’assessore Giovanni Boccia. «Sono 25 le comunità presenti alla manifestazione di oggi, da quella filippina a quella senegalese», ha spiegato Paolo Maccario, responsabile con Daniela Iavarone dell’Ufficio Pastorale Migranti. «Il gruppo più numeroso è quello che rappresenta l’America, seguito a ruota dalle comunità provenienti dall’Africa».

Le parole del vescovo

«Oggi – ha affermato il vescovo – abbiamo camminato per le strade di Asti con voi. Avete sventolato bandiere che ci hanno fatto ricordare che questa città è composta da tanti borghi, bandiere e persone che arrivano da tutto il mondo. E questi – ha aggiunto indicando i numerosi giovani presenti – sono i bambini che tengono aperte le nostre scuole».
Paolo Maccario ha poi chiamato al centro della piazza i portabandiera delle varie comunità e dato il via alla festa continuata tra ritmi e lingue diverse, all’insegna dell’unione e della fratellanza.
Ad aggiungere colore al pomeriggio di festa è stato l’arrivo del folto gruppo di borghigiani e sbandieratori del borgo Torretta impegnati nel “giro della vittoria” per festeggiare il Palio.

Il festival dei popoli

Il Festival dei popoli continuerà con altri appuntamenti fino al 6 ottobre. Domani (mercoledì), alle 18 al Cpia, la tavola rotonda sul caporalato in agricoltura dal titolo “Caporali, uomini, comunità”, da una ricerca di Iref Acli con Gianfranco Zucca (Iref Acli), Luigi Gilardetti (ricercatore), Claudio Riccabone (assessore del Comune di Canelli e volontario Caritas), Luca Quagliotti (segretario generale Cgil Asti) e Stefano Calella (segretario generale aggiunto Cisl Alessandria – Asti). Giovedì 3 ottobre, alle 18 in piazza Statuto, la lettura dei nomi delle vittime delle migrazioni in occasione della Giornata della memoria e dell’accoglienza. A seguire, alle 21 nella chiesa di San Domenico Savio, “Senza frontiere: il linguaggio universale della musica”, concerto di Jane Plumbini e delle “Vocal vibes”.
Venerdì 4 ottobre, alle 18 al Cpia, si parlerà di “Nigeria, il gigante d’Africa” con Udeme Akpan Mbori e Princess Inyang Okokon. Sabato 5 ottobre, dalle 19 al Foyer delle Famiglie in via Milliavacca, 5, “La tavola dei popoli”: preghiera interreligiosa, musica e cena internazionale (prenotazioni a: migrantes.asti@gmail.com).
Ultimo appuntamento domenica 6 ottobre, alle 21 al Foyer delle famiglie, con lo spettacolo teatrale “Di come precipita il doppio di un migrante ovvero l’anciuvé suta prucess”, di e con Marco Gobetti (ingresso ad offerta libera).

Photogallery di Agostino Santangelo

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