Piazza Roma: lo sfogo di un commerciate
«Ci sono piazze di serie A e quelle di serie B e, piazza Roma, viene considerata un ripostiglio dove mettere tutto ciò che nelle altre piazze è indesiderato». Parole di Giorgio, un commerciante che lavora a ridosso di piazza Roma, stufo, ma non è il solo, delle numerose chiusure dell’area per manifestazioni più o meno riuscite. Manifestazioni, ma anche occupazioni della piazza, che impediscono l’uso del parcheggio creando un danno ai negozianti. «Evidentemente gli amministratori considerano i commercianti che hanno attività in questa zona come persone di serie B – continua Giorgio – anche se pagano loro gli stipendi e vari balzelli locali. Però, se non ci lasciano lavorare, noi non possiamo rifiutarci di pagare le tasse. Non siamo vacche da mungere, – aggiunge Giorgio – ma vogliamo essere considerati e rispettati». A supporto di quanto sostiene, il commerciante richiama l’articolo 1 della Costituzione, con un’aggiunta: «L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro e non sulla rottura di scatole».
Nelle ultime settimane l’area è stata più volte chiusa per eventi
Nelle ultime settimane piazza Roma è stata chiusa più volte, sempre nei week end, per ospitare eventi o altre manifestazioni, ma anche banchetti o gazebi, come quello allestito domenica scorsa in una piccola porzione della piazza da una onlus. Titolo dell’evento “Carità: esiste un’arte più bella del regalare?”
«Hanno chiuso una piazza per due bancarelle, ma nel pomeriggio l’hanno riaperta, solo dopo le nostre segnalazioni» aggiunge un altro commerciale della zona.
Problemi comunque già registrati in passato quando l’ex amministrazione Brignolo aveva tentato, senza successo, di semi pedonalizzare la piazza durante i fine settimana. Anche allora fu un mezzo fallimento perché la chiusura non fu accompagnata da eventi di richiamo e anche allora fioccarono le proteste corali.
Riccardo Santagati
Una risposta
Piazza Roma andrebbe chiusa in pianta stabile per creare quella zona pedonale del centro storico che tutte le città hanno ma non certo per l’ennesima sagra della salsiccia che porta solo confusione e allontana invece di richiamare il turista di pregio adatto alla nostra vitta di piccole dimensioni con musei importanti artigianato di alto livello enogastronomia eccellente.