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Attualità

Beatrice, 25 anni, in lista con Alfano
«Rivedere i corsi di formazione»

Beatrice D'Avenia, 25 anni, diplomata al Monti (indirizzo socio-psicopedagogico), attualmente dipendente della pasticceria Mighetto di Asti, è la giovane candidata che il Nuovo CentroDestra di

Beatrice D'Avenia, 25 anni, diplomata al Monti (indirizzo socio-psicopedagogico), attualmente dipendente della pasticceria Mighetto di Asti, è la giovane candidata che il Nuovo CentroDestra di Alfano ha scelto per la nostra provincia. Per lei si tratta della prima esperienza politica in assoluto.
Perché hai deciso di candidarti e come nasce l'intesa con NCD?
Ho iniziato ad interessarmi di politica ascoltando Alfano in televisione e lo considero un leader che ha saputo dare un segno di discontinuità rispetto al passato. Mi candidato perché penso di rappresentare un'intera categoria di incazzati. Ho vissuto sulla pelle l'inutilità dei centri per l'impiego e dei corsi di formazione, senza alcun risultato pratico. E' tempo di riformare il sistema di questi enti e di rivedere, a livello regionale, i modi in cui viene erogata la cassa integrazione.
L'economia stagnante è uno dei gravi handicap dell'Astigiano. Cosa pensi dell'emergenza occupazionale che stiamo vivendo?
Il futuro dell'economia è nell'artigianato e nelle piccole imprese mentre le Regioni, che sono infarcite di burocrazia e dipendenti inutili, devono essere snellite affinché il risparmio venga investito in aiuti solidi per dare fiato all'occupazione e per i corsi di apprendistato che, però, vanno ripensati. Sovente questi corsi rilasciano attestati di partecipazione inutili al fine di trovare un impiego. Poi c'è il turismo che può essere una parte del rilancio della provincia.

Come aiutare le imprese che sempre più spesso chiudono lasciando gente per strada?
Devono essere aiutate riducendo sensibilmente le tasse e, per chi decide di aprire una nuova attività, non dovrebbe esserci tutta la burocrazia che purtroppo c'è in questo Paese.
Essendo tu molto giovane rappresenti una categoria che purtroppo vive senza grandi prospettive. Cosa ti chiedono i tuoi coetanei?
Il primo problema che affrontano è ovviamente quello di trovare un lavoro e si lamentano dei contratti a progetto che non vengono rispettati nella sostanza ma usati solo per avere manodopera a basso costo. E' per questo che bisogna fare più controlli sulle aziende che li adoperano ma anche il contratto di apprendistato non può essere offerto ad un ventinovenne per i successivi 5 anni, fino a 35 anni compiuti: a quell'età sei quasi già fuori dal mercato del lavoro.

Quali sono invece le lamentele dei giovani che, per loro fortuna, hanno un impiego?
Principalmente dicono che ad Asti non c'è nulla e se hanno la possibilità di muoversi gravitano su Torino, Milano o Alba. La città purtroppo si anima solo durante AstiMusica mentre credo sia necessario creare eventi in più zone così che ne beneficerebbero anche i commercianti.
Muoversi può anche essere un problema con i tagli ai trasporti decisi dalla Regione.
Asti città è servita bene con i treni ma i Comuni nel mezzo, come nel caso della linea ferroviaria per Torino, no. Quando lavoravo ad Alba per un po' ho usato il treno; poi la linea è stata soppressa e sostituita da dei bus e ora si rischia di non avere neanche più quelli.
Sulla nostra città ballano da anni due grandi progetti legati al commercio e allo sviluppo del territorio ma, per gli ambientalisti, impattanti: sei favorevole all'insediamento dell'Agrivillage e della Porta del Monferrato. Cosa ne pensi dell'apertura di nuovi centri commerciali?
Secondo me i centri commerciali ad Asti non sono troppi e se pensiamo all'Outlet di Serravalle e al richiamo che fa, anche per il turismo, credo che l'apertura di nuove strutture significherebbe creare nuovi posti di lavoro. Per quanto riguarda i due progetti su Asti sono favorevole alla realizzazione di entrambi.

NCD ha siglato un accordo con l'UDC che ha portato alle dimissioni del segretario provinciale Dimitri Tasso, contrario ad un allargamento a destra contro la candidatura di Chiamparino. Un tuo commento sul caso.
L'accordo con l'UDC è stato fatto per unire i moderati del centro, non per dividere, ma anche per dare un'alternativa a chi vota a sinistra.
Sull'accoglienza dei rifugiati cosa credi che sia più giusto fare?
Il Piemonte non è nelle condizioni di accogliere queste persone che devono essere invece aiutate a casa loro mentre per gli scafisti dei barconi, che portano qui gli immigrati, è necessario applicare pene severissime.
Così migliorerebbe la percezione della sicurezza sul territorio?
Per aumentare la sicurezza è necessario intervenire a livello regionale ma ci sono anche progetti alternativi molto interessanti. Uno di questi è creare una struttura della protezione civile volta al presidio del territorio e in affiancamento alle forze dell'ordine.

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