Ha deciso di provare a cambiare le cose, senza colori di partito ma con buon senso dettato dalla delusione e dal degrado in cui è caduta Asti dopo anni di malgoverno
La candidatura a sindaco nella lista “Dalla parte degli astigiani” è dovuta al fatto che Biagio Riccio, è stufo delle tante promesse ma dei pochi fatti, è stufo delle solite facce che da anni si alternano, è stufo di vedere, legislazione dopo legislazione, lo spreco selvaggio di denaro pubblico e i comportamenti poco chiari di tante personalità politiche locali.
E quindi, lui che politico non è, ha deciso di provare a cambiare le cose, senza colori di partito ma con buon senso dettato dalla delusione e dal degrado in cui è caduta Asti dopo anni di malgoverno.
«In questi ultimi tempi la nostra città ha avuto un tracollo, siamo agli ultimi posti in tutti i settori – ha esordito Riccio alla presentazione del suo programma elettorale – ma stiamo guadagnando i primati negativi: dalla delinquenza (+ 60% in cinque anni) al più alto numero di immigrati, alla perdita, negli ultimi 10 anni, di 10.000 aziende».
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Monica Jarre