La posizione scelta per installare la grande panchina è strategica: in uno dei vigneti che circondano Tenuta Tamburnin, standoci seduti sopra si vede il centro storico di Castelnuovo Don Bosco, la chiesa romanica di Cornareto, il centro di Albugnano con il suo belvedere, il Castello di Moncucco e quello di Cinzano
Un verde salvia delicato per la Big Bench n. 38 che da domenica svetta sulla valle di Bardella, poco dopo Castelnuovo Don Bosco. Ora anche l’Alto Astigiano ha la sua panchina gigante, alta quasi 2 metri e lunga 3,5, simbolo cult delle colline del vino ideato dal designer americano Chris Bangle le cui prime installazioni sono avvenute nelle Langhe. Ed è la più vicina a Torino. Circostanza, questa, che fa ben sperare le tre sorelle Gaidano di Tenuta Tamburnin per attirare turisti, visitatori e gourmet sulle colline delle Terre dei Santi.
La posizione scelta per installare la grande panchina è strategica: in uno dei vigneti che circondano Tenuta Tamburnin, standoci seduti sopra si vede il centro storico di Castelnuovo Don Bosco, la chiesa romanica di Cornareto, il centro di Albugnano con il suo belvedere, il Castello di Moncucco e quello di Cinzano.
Paesaggio protagonista assoluto, dunque, come è nello spirito delle Big Bench nate per sostenere il turismo delle piccole comunità locali.
«Di fronte agli spettacoli che la natura ci offre no npossiamo che sentirci piccoli» è quando ha scritto la famiglia Gaidano sulla targa affissa a fianco della panchina extralarge.
L’inaugurazione di domenica scorsa è stata anche l’occasione per fare il punto sulle riflessioni che riguardano quel lembo a nord della provincia che deve fare i conti con una realtà di confine fortemente condizionata dall’area metropolitana torinese.
«Il paesaggio che si vede da qui non è in attesa di diventare qualcos’altro o di subire investimenti di chissà chi – ha detto l’assessore Giorgio Ferrero, originario del vicino paese di Pino d’Asti – E’ così e tale rimarrà, gli serve solo una buona promozione e imprenditori come i Gaidano che credono in questo territorio e investono nel farlo conoscere».
Fra gli altri presenti all’inaugurazione anche la consigliera regionale Angela Motta e Giovanni Quaglia, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, entusiasta di quanto ha trovato nel nord Astigiano, spesso misconosciuto. A corollario del taglio del nastro della Big Bench Castelnuovo Don Bosco, anche la presenza di alcuni produttori della zona che hanno presentato i formaggi di capra, i salumi, il pane realizzato con farine antiche, gli oli aromatizzati.
«La Panchina gigante rientra in un più ampio progetto di accoglienza nel Nord Astigiano – dicono Valeria e Claudia Gaidano che si occupano della cantina e del wine relais – avremo a disposizione degli ospiti anche sei biciclette elettriche con pedalata assistita e proponiamo alcuni percorsi ciclabili enogastronomici che coinvolgono altre aziende vitivinicole, agriturismi, distillerie, negozi e artigiani».
A breve sul sito di Tenuta Tamburnin (www.tamburnin.it), sarà dedicata un’area al turismo ciclabile con mappe scaricabili, lunghezza del percorso, difficoltà e tappe enogastronomiche.
La Tenuta Tamburnin, al netto di una ristrutturazione in piena coerenza con lo stile della casa e delle colline che la circondano, da quest’anno è diventata anche una location per sposi che vogliano unirsi civilmente in matrimonio, grazie ad una convenzione con il Comune di Castelnuovo.
Importante il contributo di molti artigiani della zona per la sua realizzazione: Cafasso Falegnameria, ‘L Fré Fabbro di Leonardo Fumi, L’Angolo del Colore, Impresa edile Marzano Marino, Marzullo Decorazioni Arignano.
Daniela Peira