Questa volta i conti non tornano al Comune di Asti o, almeno, sono difficili da inquadrare visti i consistenti tagli operati sia dalla Regione e sia dallo Stato. Il punto sullo stato di salute delle
Questa volta i conti non tornano al Comune di Asti o, almeno, sono difficili da inquadrare visti i consistenti tagli operati sia dalla Regione e sia dallo Stato. Il punto sullo stato di salute delle finanze comunali è stato fatto mercoledì mattina in municipio dal sindaco, Fabrizio Brignolo, e dall'assessore al Bilancio Santo Cannella.
Si tratta di una contrazione complessiva rispetto al 2012 di circa 8 milioni e 500 mila euro di cui poco più di 5 milioni verranno recuperate attraverso un aggiustamento dellImu e attraverso la Teres (nuova tassa sui rifiuti), gli altri dovranno essere recuperati in parte rinforzando le entrate e in parte contenendo le spese. Unoperazione tuttaltro che facile se si pensa che sui circa 70 milioni di euro totali del bilancio la possibilità di incidere riguarda solo poco più di 23 milioni di euro, i rimanenti sono spese fisse, sulle quali non è possibile intervenire.
Questa è solo la riduzione riferita al 2013, ma se si va un po indietro nel tempo, sino al 2009, si può facilmente verificare come in questi quattro anni i tagli da Stato e Regioni ai conti comunali siano stati di poco superiori ai 18 milioni di euro. Una cifra immensa, che non potrà fare a meno di ricadere in un modo o nellaltro sulle tasche dei cittadini.