Aggiornamento
Ultimo giorno di aprile che non porta la tanto attesa svolta nell’andamento dei contagi e continua ad alimentare il superlavoro di medici, infermieri e volontari. (nella foto)
Poco fa la Regione ha aggiornato i dati raccolti dall’Unità di Crisi e la nostra provincia continua a contare 31 positivi in più da ieri a oggi oltre a 5 decessi di persone risultate positive da Covid 19. Stabile anche il numero di guariti, che questa volta segna 17 nuovi casi.
Dunque non riesce a scendere la curva dei nuovi positivi ribadendo che, non tutti, sono imputabili ai tamponi a tappeto dentro le case di riposo della provincia.
Eseguiti 2679 tamponi nelle case di riposo astigiane
Proprio sul fronte delle Rsa sono stati aggiornati i dati al 27 aprile.
Nella nostra provincia sono stati eseguiti in totale 2679 tamponi dei quali 1730 agli anziani ospiti e 949 al personale che li assistono e si occupano della loro salute.
Per quanto riguarda gli ospiti, su 1730 tamponi eseguiti, 447 sono risultati positivi, 749 negativi ma sono ancora 534 gli esami in attesa di un responso.
Numero alto di casi “sospesi” in attesa di esiti anche per quanto riguarda il personale di assistenza: 444 tamponi per i quali ancora non è arrivato il responso. Degli altri, invece, 101 sono stati i positivi riscontrati e 404 i negativi.
Anche ad Asti, da lunedì, il servizio take away per bar e ristoranti
Arriva intanto dal sindaco di Asti, Rasero, la conferma della piena adesione all’ordinanza della Regione Piemonte per quanto riguarda la ripresa di attività di bar e ristoranti senza variazioni “locali”.
Dunque da lunedì i bar e gli altri locali di ristorazione potranno adottare, dalle 6 alle 21 il solo servizio di asporto a patto di rispettare alcune norme: distanza minima in coda all’ingresso di 2 metri fra un cliente e l’altro, ritiro su appuntamenti dilazionato nel tempo per evitare assembramenti all’esterno con presenza dentro i locali di un cliente alla volta che non deve trattenersi oltre il tempo strettamente necessario alla consegna e al pagamento, cliente e personale dovranno indossare la mascherina e anche gli addetti alla vendita devono rispettare la distanza minima di 2 metri nelle loro postazioni di lavoro. Per chi dovesse non ottemperare a queste disposizioni, il sindaco ha la facoltà di sospendere la licenza di esercizio.