Esenzione totale dal bollo per le auto esclusivamente elettriche, a metano o gpl, ma anche per le quota elettrica delle auto ibride. Diversamente, le automobili fabbricate a doppia alimentazione (benzina e metano, oppure benzina e gpl) saranno esenti dalla tassa per 5 anni. Dal 6° anno in poi, a partire dal 1° aprile 2016, pagheranno un bollo ridotto. Sono queste, in sintesi, le nuove norme in materia approvate dal Consiglio regionale…
Esenzione totale dal bollo per le auto esclusivamente elettriche, a metano o gpl, ma anche per le quota elettrica delle auto ibride. Diversamente, le automobili fabbricate a doppia alimentazione (benzina e metano, oppure benzina e gpl) saranno esenti dalla tassa per 5 anni. Dal 6° anno in poi, a partire dal 1° aprile 2016, pagheranno un bollo ridotto. Sono queste, in sintesi, le nuove norme in materia approvate dal Consiglio regionale, non senza polemiche e accuse da parte dellopposizione. Secondo quanto disposto dalla maggioranza, le auto a metano e benzina, dal 6° anno in avanti, pagheranno un quinto della tariffa intera calcolandola su 2,58 euro per ogni kw. «Quelle a scadenza a gennaio sono circa 26mila – precisano dalla Regione – con un introito previsto intorno ai 670mila euro, in media 25,7 euro a testa. Le vetture a gpl e benzina, invece, pagheranno un quarto della tariffa intera calcolandola su 2,58 euro per kw. Quelle a scadenza a gennaio sono circa 73mila – continuano dalla Regione – per un introito previsto intorno ai 2,85 milioni di euro con un incremento medio di 39 euro a testa».
Per le auto trasformate in gpl o metano dopo limmatricolazione non cambiano le regole: esenzione totale del bollo per 5 anni, poi pagamento senza alcuna riduzione. «A gennaio, in questa categoria pagheranno il bollo circa 30mila auto – precisano dallassessorato regionale – con un introito stimato di 5,5 milioni di euro». Ulteriore novità riguarda le auto storiche con età compresa tra 20 e 30 anni. Secondo una norma nazionale anche per loro la tassa devessere pagata, ma in Piemonte è stata prevista una riduzione del 10% del bollo, che riguarda 19mila vetture per un introito nelle casse regionale pari a 3,6 milioni di euro. «Il provvedimento non intende certo aumentare le entrate, solo cercare di limitare le riduzioni del gettito del bollo auto che avranno un sicuro impatto nel 2016 – spiega lassessore Aldo Reschigna – Non abbiamo fatto trucchi come qualcuno ci accusa, Anzi, le proposte alternative avanzate da una parte dellopposizione non sono che la mera riproposizione di politiche del passato in cui venivano iscritte a bilancio decine di milioni di euro come frutto dellalienazione di società partecipate che poi, puntualmente, non arrivava. Il nostro invece è un bilancio reale e trasparente. Nonostante le novità introdotte, la Regione Piemonte resta quella leader in Italia per le agevolazioni alle autovetture ecologiche».
Non la pensano così i rappresentanti in Consiglio del Movimento 5 Stelle che, sul bollo auto regionale, partono allattacco. «Non vi conviene comprare auto ecologiche: è questo il messaggio lanciato dalla Regione Piemonte attraverso i propri atti. Così la Giunta colpisce i mezzi privati meno inquinanti anziché promuoverne luso come avviene nei paesi civili – commentano i consiglieri pentastellati in un comunicato stampa – La mobilitazione del Movimento 5 Stelle, che ha raccolto 17 mila firme in un mese contro il bollo di Chiamparino, è servita comunque a limitare in parte la tassazione regionale. Dopo la petizione e le battaglie in Commissione la Giunta è stata costretta a rivedere al ribasso la tassazione. Sono state risparmiate dal salasso le auto elettriche, che rappresentano una piccola minoranza e il bollo è stato abbattuto a un quinto per le auto a metano dopo il quinto anno ed a un quarto per quelle a gpl. Lesenzione prevista per i mezzi monofuel (con serbatoio benzina sotto 15 litri) è solo uno specchietto per le allodole, i mezzi classificati in questo modo sono appena 2 mila in tutto il Piemonte».
«Il nuovo bollo di Chiamparino sulle vetture ecologiche, – concludono dalla minoranza Cinque Stelle – i tagli sempre più pesanti al trasporto pubblico locale e la bocciatura del nostro ordine del giorno per realizzare un piano dellaria ventennale dimostrano come il PD non abbia alcuna intenzione di intervenire in modo efficace per abbattere linquinamento e migliorare la qualità dellaria».
Riccardo Santagati