Sono stati resi noti i vincitori del concorso di idee “Bosco degli Astigiani”. L’iniziativa fu avviata dall’Amministrazione comunale di Asti per realizzare, su un appezzamento di circa 52.000 mq situato in zona Nord, prospiciente la strada che collega la zona ospedale con località Viatosto, di proprietà della Cassa di Risparmio di Asti e concesso in comodato d’uso gratuito, un parco simbolo di rinascita, dedicato alle vittime astigiane del Covid.
Presenti all’evento il sindaco Maurizio Rasero, l’assessore Loretta Bologna, il giornalista e direttore della rivista Astigiani Sergio Miravalle, il dirigente del Penna Giorgio Marino, il presidente della CrAsti Giorgio Galvagno e il dirigente del Comune Angelo Demarchis.
Dodici gli elaborati pervenuti da diversi studi di architetti e valutati da una giuria di esperti, progetti che prevedono soluzioni paesaggistiche diverse e originali, ma in armonia tra loro e dove sono stati applicati i principi della bioarchitettura, del risparmio energetico e idrico e della prevenzione di ogni forma di inquinamento.
«Con questi elaborati – ha sottolineato Rasero – ci sarà una base da cui partire, un progetto modulare che si potrà fare un po’ alla volta su un percorso caro agli astigiani, che con un richiamo anche all’arte e alla cultura cinese rafforzerà il legame che già esiste con la Cina».
Un’area per stare all’aperto, per rilassarsi, per camminare o per incontrarsi. «Una prima azione concreta, – ha sottolineato Loretta Bologna – una grande soddisfazione, progetti da cui potremo estrapolare idee». «Stiamo ragionando su un sogno, – ha aggiunto Sergio Miravalle, presente in rappresentanza della rivista che nel 2020 lanciò l’idea del bosco – sarà un iter complesso che racchiude, però, un’unità di intenti tra pubblico e privato. Ho fatto parte della commissione – ha poi aggiunto – e ho trovato una qualità degli elaborati molto alta, anche il richiamo alla realtà cinese è stato interpretato in modo molto intelligente». «Noi ci troviamo ad essere vicini e custodi di questa iniziativa – ha commentato Giorgio Marino – un progetto che risponde ad un’esigenza primaria, quella dell’ambiente e della cura».
Accanto al concorso riservato ai professionisti è ancora in atto un bando riservato agli studenti: «Vedremo poi di fare una mostra – ha informato l’assessore Bologna – a testimonianza di tutto il lavoro svolto». «I primi tre classificati – ha infine annunciato Angelo Demarchis – riceveranno un premio in denaro ma, al di là del merito dei vincitori, il valore del concorso è la ricchezza di spunti e suggerimenti che sono arrivati. Adesso manca solo l’attuazione del progetto che non graverà sui bilanci degli astigiani, ma per cui si pensa di reperire finanziamenti».
Il primo premio da 8.000 euro è stato assegnato allo studio dell’architetto Andrea Meli di Firenze, il secondo da 4.000 euro all’architetto Angelo Renna di Prato, mentre il terzo da 2.000 euro all’architetto Paolo Catrambone in collaborazione con l’architetto Joao Antonio Ferrerira Nunes, con studio a Milano.