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Bosia e Briccarello: «I buchi della Sanità non si risolvono con gli spot»

I due candidati per la lista “Alleanza Verdi Sinistra” criticano l’introduzione nelle farmacie degli esami dell’holter pressorio, cardiaco e dell’elettrocardiogramma come disposto dalla Regione

Sull’attivazione nelle farmacie piemontesi di alcuni esami di controllo gratuiti, per determinati soggetti, (holter pressorio e cardiaco ed elettrocardiogramma) disposti dalla Regione, riceviamo e pubblichiamo un intervento dei candidati al Consiglio regionale Briccarello e Bosia (Alleanza Verdi Sinistra).

Dopo il binario privilegiato per i malati cronici (quali, come?) relativamente alle visite di controllo, la Regione del Presidente Cirio, evidentemente preoccupata che la sanità sia il suo tallone d’Achille visti i disastri di 5 anni, ha inventato una nuova iniziativa elettorale a poco più di un mese dalle elezioni. Un sussidiario delle elementari aveva questo titolo: “Osserva, sperimenta, impara”. Chi ha guidato la sanità in Regione osserva di aver governato per 5 anni con liste d’attesa divenute ormai insopportabili, sperimenta ora nuove strategie: delegare alle farmacie le prestazioni sanitarie per i cittadini, senza prescrizione medica, sperimentazione che di qui a fine anno costerà alle esauste casse regionali 2,5 milioni di euro.

Non vuole imparare che il Governo nazionale ha lanciato in tutto il paese una campagna “sull’appropriatezza prescrittiva” quale metodo per migliorare efficacia, qualità, numero delle prestazioni sanitarie. In Piemonte la destra sta facendo l’esatto contrario di quanto afferma di voler fare Giorgia. Stiamo già sperimentando “l’autonomia differenziata”? Dal 1° maggio holter pressorio e cardiaco ed elettrocardiogramma saranno eseguiti gratuitamente nelle Farmacie del Piemonte che aderiranno all’accordo. Ne avranno diritto i cittadini affetti da patologie di medio ed alto livello. Il rischio cardiologico, medio alto, sarà valutato direttamente in Farmacia, non sarà necessaria alcuna prescrizione o ricetta medica. Il farmacista sarà sobbarcato della responsabilità di far accedere agli accertamenti il paziente che si presenta, valutando requisiti e necessità della prestazione, oppure tutti saranno accettati?

E’ del tutto evidente che il compito di prevalutazione medica non rientra nelle competenze del Farmacista e, di conseguenza tutti i pazienti saranno accettati dando la stura ad un consumo sanitario, non controllato secondo i parametri dell’appropriatezza. Sorge spontanea una domanda: siamo davvero messi così male nella sanità pubblica ? Le strutture sanitarie del Piemonte non sono più in grado di garantire, a tempo zero, un elettrocardiogramma? Non sono passati molti anni da quando il Cardinal Massaia erogava quotidianamente, a tempo zero dai 20 ai 25 ECG, anche con visita specialistica cardiologica, a tutti i cittadini che si presentavano con una prescrizione del Medico di Medicina Generale! Questa proposta della Regione non solo butta soldi che andrebbero spesi meglio, ma è la palese dimostrazione del fallimento delle destre in Piemonte in ambito sanitario!

Vi è poi il problema della qualità delle prestazioni, non tanto rispetto alle tecnologie usate, si presume che le singole Asl provvedano ad un controllo generalizzato elettromedicale in ogni Farmacia aderente, quanto a tutti gli aspetti complessi e portatori di precise responsabilità civili e penali relative alle refertazioni. Le refertazioni, ci dice la Regione, saranno eseguite da specialisti cardiologi attraverso specifici provider di telemedicina e consegnate ai pazienti nelle stesse Farmacie. Sorge subito la domanda, se non vi sono sufficienti specialisti nelle strutture che, in ogni caso, operano secondo percorsi precisi: visita dell’MMG, prescrizione medica, valutazione del cardiologo, a partire dai sintomi e valutazione appropriata degli accertamenti da svolgere, come sarà possibile trovare specialisti ai quali affidare una mole immensa di refertazioni da svolgere (tre accessi all’anno per ogni prestazione)?

Sorgono inoltre legittimi dubbi circa l’efficienza degli algoritmi utilizzati, come ha denunciato con forza l’ANAAO – ASSOMED Piemonte (il più grande sindacato dei medici) che ha denunciato il fatto che le metodiche di telemedicina in uso “risultano inadeguate se la finalità è la diagnosi”. La conseguenza non potrà che essere la reiterazione e amplificazione degli esami in tutti i casi dubbi o incerti! Insomma un vero e proprio disastro che non potrà che comportare disagi e false aspettative per tanti pazienti, e benefici a chi porterà a casa 2,5 milioni di euro gettati al vento da Cirio, Carosso, Icardi e Gabusi.

Mauro Bosia – Vittoria Briccarello

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