L’ordinanza di Bugliano fa indignare gli astigiani
Anche molti astigiani sono caduti nella trappola della satira 2.0 e da alcune ore stanno discutendo sull’insolita ordinanza del Comune di Bugliano, nei pressi di Pisa, che “obbliga a tenere i cani chiusi in casa” la notte di San Silvestro. Non per la loro tutela, ma per non dare fastidio alle persone che festeggeranno l’arrivo del 2020 sparando botti e petardi.
“Purtroppo come ogni Capodanno, – si legge nella nota diramata dall’amministrazione buglianese – i cani sono un problema a causa dei botti e petardi che i bambini e adulti fanno esplodere per festeggiare la fine del 2019 e l’arrivo del 2020. Quest’anno tutti i proprietari di animali domestici saranno obbligati a tenere chiusi in casa e legati al guinzaglio i loro animali. Nel caso i cani diano fastidio con i latrati, verrà applicata un’ammenda di € 89,00 per disturbo della quiete pubblica”.
Qualcuno ha pensato di condividere l’ordinanza sul gruppo Facebook di Asti, forse per scherzare, provocando però un incredibile effetto domino e scatenando l’indignazione contro la decisione di “chiudere i cani in casa”.

Il Comune di Bugliano è un “fake”
Peccato che il Comune di Bugliano non esista, l’ordinanza sia uno scherzo e che la pagina Facebook dell’amministrazione buglianese sia una parodia dove vengono pubblicate, con regolarità, notizie e altre storie di Bugliano inventate di sana pianta solo con lo scopo di strappare qualche risata.
Qualche astigiano, che scrive nel gruppo Asti, lo sa e ha provato a spiegarlo, ma dal tono di molti commenti lasciati sotto la finta ordinanza sembra che non ci sia verso di farlo capire a chi, invece, crede davvero che sia possibile emettere un’ordinanza del genere.
Ma gli astigiani che hanno preso per vero quel documento sono in buona compagnia: la pagina Facebook del “finto” Comune di Bugliano è stata letteralmente travolta da commenti molto duri, prese di posizione al limite dell’ingiuria e del caso se ne sta occupando anche la redazione di Bufale.net, uno dei principali siti italiani di di debunking.
Il 47% degli italiani è colpito da analfabetismo funzionale
Purtroppo, come la storia insegna, più si cerca di spiegare che una notizia è falsa, più si danno prove a sostegno della sua inattendibilità, più qualcuno continuerà ostinatamente a credere il contrario. Non è solo colpa dell’alfabetismo funzionale che colpisce l’Italia più di altri Paesi, ma anche del fatto che molti utenti di Facebook si limitano a leggere il titolo e a condividere notizie senza neanche leggere gli articoli.
Secondo lo Human Development Report 2009 in Italia l’analfabetismo funzionale colpisce il 47% della popolazione compresa tra 16 e 65 anni. Secondo i dati Ocse (relativi al 2015) l’analfabetismo funzionale riguarda un giovane italiano su sei che non comprende del tutto ciò che legge. Il rapporto ha messo in luce anche il peso dei social network: una parte dei giovani compresi nell’indagine non sono in grado di interpretare o leggere tra le righe di un testo. La stessa difficoltà si riscontra anche nell’elaborare un proprio pensiero critico successivamente alla lettura.
+++ AGGIORNAMENTO DELLE 18.18 +++
Il post sulla pagina Facebook di Asti è stato definitivamente rimosso