Il 90% degli interventi dellEducativa territoriale del Comune, che si occupa di minori tra 0 e 18 anni, avviene in modo condiviso con le famiglie. Si tratta di azioni volte a risolvere criticità
Il 90% degli interventi dellEducativa territoriale del Comune, che si occupa di minori tra 0 e 18 anni, avviene in modo condiviso con le famiglie. Si tratta di azioni volte a risolvere criticità temporanee o per prevenire linsorgere di futuri problemi. Da qualche giorno lassessorato ai Servizi Sociali ha esteso lofferta dellEducativa territoriale, una volta garantita dai Centri diurni, riprendendo il servizio di prossimità nei quartieri considerati più a rischio sul fronte delle emergenze sociali.
«Si tratta di un metodo molto serio di controllo dei fenomeni sociali che poi potrebbero diventare di ordine pubblico» spiega il sindaco Fabrizio Brignolo riconoscendo il sempre più importante ruolo dei Servizi Sociali in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo. Se i centri diurni erano in grado di accogliere fino a 25 minori lEducativa territoriale di prossimità ha già previsto di seguire una trentina di casi, alcuni nuovi, altri già noti. I Servizi Sociali hanno predisposto 5 educatrici che lavorano sul territorio, in particolare nelle periferie, inserite nelle famiglie dove sono stati segnalati minori a rischio o con problemi a relazionarsi con i genitori. I quartieri dove maggiore è la richiesta di assistenza sono Praia, via Madre Teresa di Calcutta, via Torchio, San Quirico e corso Alba. I Servizi Sociali hanno ancora una fama legata al lontano passato, quando gli operatori arrivavano per portare via i bambini a genitori inadatti, violenti o coinvolti in determinati reati.
«Oggi preferiamo lavorare nella prevenzione e promozione intervenendo in molti casi su segnalazione degli stessi genitori – spiega Francesca Sacco, la responsabile del settore – Spesso il problema è la mancanza della consapevolezza genitoriale. Ci sono mamme che, dopo il parto, hanno problemi a gestire il figlio ma insegniamo ai genitori anche a cambiare i pannolini se non ne sono capaci». Insomma soluzioni mirate per risolvere grandi o piccole criticità. Alcuni casi, quelli più delicati, vengono ancora segnalati dalla Procura dei Minori e spesso lintervento degli assistenti risulta necessario nei casi di separazione ma tra i genitori è cambiato lapproccio verso questi servizi che considerano un aiuto e non un nemico da cui stare alla larga.
«Il nostro obiettivo è aiutare oggi i ragazzi per dare loro autonomia in futuro – aggiunge Claudia Binello, referente Educativa territoriale – Ogni minore avrà il suo progetto individuale, con scadenze e verifiche in itinere. Per realizzarlo è molto importante il lavoro di rete che abbiamo esteso con le associazioni di volontariato disposte a collaborare con noi». Lo sforzo degli operatori paga, i risultati ci sono e questo spinge lassessorato ad investire sulla capacità dei propri assistenti ed educatori.
«In campagna elettorale avevamo promesso questi servizi e siamo felici di aver mantenuto questo impegno – spiega lassessore Piero Vercelli – Continuiamo a mettere al centro la persona ma, allo stesso tempo, sono convinto che un operatore lavori meglio se viene valorizzato dallamministrazione». Il prossimo progetto dellEducativa territoriale si chiamerà Sport per tutti e verrà realizzato in collaborazione con lassessorato allo Sport.
Riccardo Santagati