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Chiamparino incontra gli astigianidando il via alla corsa elettorale
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Chiamparino incontra gli astigiani
dando il via alla corsa elettorale

Prima tappa astigiana per Sergio Chiamparino (PD), candidato di centro sinistra alla presidenza della Regione, in vista della tornata elettorale a maggio. L'ex sindaco di Torino, sabato mattina,

Prima tappa astigiana per Sergio Chiamparino (PD), candidato di centro sinistra alla presidenza della Regione, in vista della tornata elettorale a maggio. L'ex sindaco di Torino, sabato mattina, è giunto, infatti, in visita ad Asti, dove ad attenderlo c'erano il sindaco Brignolo insieme a diversi rappresentanti istituzionali locali, esponenti democratici, sostenitori e simpatizzanti.

Tra le bancarelle del mercato in piazza Alfieri, l'aspirante governatore ha portato il proprio saluto, con semplicità e familiarità, ad adulti e bambini, e raccolto complimenti, sollecitazioni e problematiche da commercianti e passanti. «Che meraviglia, la vedo di persona! La seguo sempre in tv,» ha esclamato una signora, riconoscendo l'ex sindaco torinese. Un saluto cordiale anche per chi, nell'atto di stringergli la mano, gli ha apertamente manifestato un "credo" politico diverso o per chi ha polemicamente commentato che «la piazza interessa solo in funzione del voto,» rivolgendo la "steccata" anche al sindaco Brignolo «che qui non è mai venuto prima d'ora».

Strada facendo, non è mancata una tappa presso il gazebo del Movimento 5 Stelle. Il tour è proseguito nel centro storico, dove Chiamparino è entrato in diversi negozi e ha passeggiato tra le bancarelle allestite in piazza San Secondo. Qui, dove gli è stato offerto un brindisi da uno degli espositori, ha conosciuto Mauro Dagna, l'astigiano, partito poi nel pomeriggio, alla volta di un viaggio in moto attraverso una settantina di Paesi (leggi articolo), e salutato l'ex sindaco di Asti, Giorgio Galvagno, seduto casualmente in un dehor. Tra i tanti volti, incrociati lungo il tragitto, anche un ambulante extracomunitario, cui il candidato non ha esitato a fare una piccola offerta.

Durante la nostra passeggiata con lui, Chiamparino ha dissolto alcune ombre sulla propria candidatura, in quanto espressione non solo del PD ma di tutto il centro sinistra: «Credo di essere considerato il candidato da tutta la compagine e cioè che non solo il PD ma anche Sel, la lista dei Moderati e quella civica dovrebbero sostenere la mia corsa. Non ho segnali contrari. Inoltre, nessuno ormai ha più proposto le primarie, che mi auguro siano escluse». Quindi, in dialetto piemontese, ha richiamato il proverbio: «Nessuna nuova, buona nuova.»

Circa i futuri propositi per l'Astigiano ha anticipato: «Mi hanno dato da fare i compiti a casa sulla Sanità: l'ospedale di Asti è di eccellenza. Partiremo da qui». Tra i momenti salienti della visita, l'incontro nell'androne del Municipio con alcuni rappresentanti sindacali di Cgil e Uil, cui Chiamparino ha detto: «La priorità numero uno è il lavoro. Sono bastate due battute al mercato per capire. So che avete da sottoporre alla mia attenzione, in particolare, la situazione dell'Askoll. Bisogna contribuire a fare ripartire la ricrescita, facendo circolare un po' più di denaro nelle tasche dei cittadini. Il nostro compito è di impegnarci nella sfida di attrarre nuovi investimenti, in quella della ricerca e dell'innovazione. Dal 2014 al 2020, sono previsti 3 miliardi di euro da fondi europei per il Piemonte: saranno le uniche risorse fresche nei prossimi anni. Bisogna quindi puntare su progetti innovativi, che facciano fare il salto di qualità». Al riguardo, il sindaco Brignolo ha accolto, sul momento, la proposta lanciata da Chiamparino di una convenzione finalizzata a fare interloquire gli imprenditori, intenzionati a insediarsi sul territorio, solo con Finpiemonte, in nome di una burocrazia a zero e quindi di agevolazioni per le piccole e medie imprese.

Chiamparino ha inoltre chiamato in causa un'altra sfida ovvero quella affinché «il Piemonte, in 5 anni, superi la Borgogna per attrazione turistica», insieme al ruolo fondamentale dell'agricoltura. Tra i "tasti da suonare" per rilanciare lo sviluppo, anche «l'utilizzo dei privati dentro una logica pubblica e il rilancio degli interventi nell'edilizia, da quella sociale a quella universitaria». Un cenno poi ai tavoli di lavoro, «cui bisogna capire come ci si siede, perché funzionino davvero e non diventino una perdita di tempo». E ancora, contro il rischio di essere torinocentrico, ha dichiarato: «Proprio perché lo sono stato, conoscendo la metropoli so resistere al suo fascino». Dopo il pranzo presso la Scuola Alberghiera, il tour di Chiamparino ha toccato anche Portacomaro, suo paese d'origine da parte materna, e Canelli.

Manuela Zoccola

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