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Attualità

Brignolo, il sindaco presidente:
«Risolveremo i problemi dei cittadini»

Il sindaco Fabrizio Brignolo è da ieri il nuovo presidente della Provincia. Un risultato scontato (era l'unico candidato) ratificato da 593 voti validi dei 733 "grandi elettori" che

Il sindaco Fabrizio Brignolo è da ieri il nuovo presidente della Provincia. Un risultato scontato (era l'unico candidato) ratificato da 593 voti validi dei 733 "grandi elettori" che domenica si sono recati al seggio. I consiglieri e sindaci con diritto di voto erano 1.281 ma il dato sull'astensione è stato comunque alto attestandosi al 43%. I votanti sono stati il 57,5% degli aventi diritto: per l'elezione del presidente ci sono state 110 schede bianche e 30 nulle (per il Consiglio provinciale 42 bianche, 18 nulle e 32 voti solo alla lista). Dati non trascurabili i quali, ancora una volta, evidenziano la non condivisione di molti amministratori delle modalità con cui si è arrivati ad una sola candidatura alla massima carica della Provincia e ad una sola lista di 10 consiglieri.

Sicuramente la sfida per i neo eletti non sarà semplice perché, al di là di essere i primi a confrontarsi con la più importante trasformazione dell'Ente da 40 anni a questa parte, ci sono numerose incognite che pendono sul futuro della Provincia. In primis le casse dell'Ente, molto anemiche con circa 2 milioni di disavanzo accertato e un significativo sforamento del Patto di Stabilità di circa 15 milioni di euro (dati confermati ieri dal commissario straordinario Alfredo Nappi). Non solo. Lavorare su macroaree regionali (Asti, Alessandria e Cuneo) sarà l'unica possibilità per essere competitivi nell'erogazione dei servizi ai cittadini, come nel caso della Sanità, soprattutto dopo le recenti novità in merito al futuro dell'ospedale della Valle Belbo.

«Da un lato sentiamo il senso di responsabilità cui siamo chiamati e anche la preoccupazione di affrontare una nuova sfida – è stato il primo commento del neo presidente Fabrizio Brignolo – Gli amministratori che hanno aderito a questo progetto non cercano nella Provincia un palcoscenico di visibilità ma un posto dove si deve lavorare per risolvere i problemi dei cittadini su vaste aree». Brignolo ha parlato anche delle note dolenti: «Nascono le nuove Province con difficoltà economiche e problematiche finanziarie ereditate dagli enti genitori. Purtroppo, se non vengono adottati appositi provvedimenti nazionali, c'è il rischio che si abbia una struttura dai buoni presupposti ma con le ali tarpate». In definitiva la Provincia dev'essere messa nelle condizioni di funzionare «non per forza chiedendo denaro – ha precisato Brignolo – perché ci basterebbe esercitare l'autonomia fiscale e amministrativa che permetterebbe di spendere i soldi come deciso dagli organi elettivi».

E sulle critiche mosse da molti amministratori per mancanza di competitors nella sfida elettorale? «Questa lista – ha risposto – non è nata da una scelta di carattere politico ma dall'esigenza di risolvere insieme i problemi. I consiglieri sono stati identificati non su caratteristiche politiche ma su base territoriale e riteniamo che lo schema della rappresentanza territoriale debba essere ulteriormente coltivata per portare competenze tecniche e specifiche in base alla peculiarità di ogni zona». In particolare saranno le future commissioni, formate da sindaci e consiglieri del territorio, a dover portare una sorta di valore aggiunto al nuovo Ente senza dimenticare i servizi fondamentali come la viabilità, il piano neve, la gestione dell'edilizia scolastica.

Nonostante ciò ci sono stati alcuni consiglieri comunali che hanno espresso pubblicamente un giudizio negativo sul progetto, come nel caso di Paolo Volpe, Alfredo Castaldo, Lorenzo Salvadore, Umberto Russo (consiglieri comunali di "Villafranca Domani") o Giorgio Brosio (consigliere di Cortandone). «Quasi 1.300 amministratori sono stati chiamati a ratificare decisioni assunte da pochi che concentreranno ulteriore potere nelle mani di qualcuno – hanno scritto i consiglieri – Perché un'inutile votazione che non dà alcun diritto di rappresentanza a chi la pensa diversamente?». L'ospedale della Valle Belbo è uno dei primi problemi cui il nuovo Consiglio dovrà far fronte. «La Regione dovrà completare la struttura e sono certo che troverà il modo di finirla perché si è ormai ad un punto di non ritorno» ha commentato Brignolo. Anche Flavio Pesce e Marco Gabusi, rispettivamente sindaci di Nizza e Canelli, hanno chiesto garanzie sul cantiere che è già costato 20 milioni di euro ma che ne attende ulteriori 30 per il suo completamento.

Riccardo Santagati

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