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Rasero: «Ne prendo atto, ma non cambia il programma»
Attualità

Buoni spesa: ad Asti previsti 404 mila euro, ma è polemica

Sindaco e vice attaccano “gli annunci” del premier e le modalità dell’erogazione

Asti: scoppia la querelle politica sui buoni spesa per l’emergenza Covid-19

Ammonta a 404.068 euro il contributo straordinario che la Protezione Civile nazionale riconosce ad Asti per sostenere le misure urgenti di “solidarietà alimentare”. I fondi fanno parte del più cospicuo stanziamento da 400 milioni di euro che il Governo, tramite la Protezione Civile, farà pervenire suddivisi tra i vari comuni per fronteggiare l’emergenza Coronavirus dal punto di vista alimentare delle famiglie che, dopo le restrizioni imposte dai vari DPCM, non riescono a provvedere autonomamente all’acquisto dei generi di prima necessità. Il fondo è stato stanziato e servirà, in particolare, per l’acquisto di buoni spesa da utilizzare in strutture convenzionate o per comperare altri beni necessari alla sopravvivenza. Ancora presto per capire come saranno suddivisi i soldi e quali saranno le famiglie beneficiarie che, in teoria, dovrebbero essere identificate dai comuni tramite i servizi sociali. In aggiunta il premier Conte ha annunciato o stanziamento ai Comuni di 4,3 miliardi sul fondo di solidarietà.

“Non recatevi in massa negli uffici comunali”

Vero è che il sindaco di Asti Maurizio Rasero, collegandosi per la diretta Facebook di domenica sera, non ha trattenuto evidenti perplessità sulle scelte del premier Conte di annunciare in televisione l’arrivo dei soldi attraverso modalità ancora ignote agli Enti comunali: «C’è stato l’ennesimo show televisivo del Presidente del Consiglio – ha commentato Rasero – che ha voluto rassicurare tutti, compresi i sindaci che devono poi rassicurare i cittadini, ma dopo 24 ore dal quell’annuncio non sappiamo ancora di che cosa si tratti». Rasero, quindi, ha chiesto ai cittadini astigiani di non recarsi di corsa agli uffici dei servizi sociali per chiedere i voucher perché dovranno essere fatte delle riflessioni per scegliere le modalità di erogazione «con il rischio – ha aggiunto Rasero – di usare criteri diversi da un Comune all’altro, tali da ingenerare disparità o critiche contro gli stessi sindaci». Nel video di lunedì sera Rasero è tornato sul discorso, ringraziando comunque il Governo per gli stanziamenti decisi pur rimarcando l’esigenza di avere criteri uniformi per erogare i contributi.

Fratelli d’Italia: «Sono soldi dovuti, non straordinari»

Non meno tenero è il vice sindaco Marcello Coppo che in una nota stampa di Fratelli d’Italia evidenzia quella che viene definita «una bugia colossale».

«I 4,3 miliardi annunciati – fa sapere l’esponente astigiano di FdI – non sono altro che la liquidazione anticipata del Fondo di solidarietà comunale. Una cosa già fatta a marzo 2019, senza emergenza Coronavirus. Nessun intervento straordinario: parliamo di soldi già dovuti, già presenti nei bilanci comunali e impegnati dai sindaci. Un irresponsabile gioco delle tre carte fatto sulla pelle di chi è in prima linea per dare risposte ai cittadini.

I circa 400 mila euro che arriveranno extra al Comune di Asti e le altre briciole agli altri Comuni si spiegano da sé: neanche 6 euro ad abitante. Ecco la considerazione dell’emergenza.

Per il reddito di cittadinanza hanno stanziato molto di più, per le partite iva solo rinvii e la possibilità di ulteriori due anni per gli accertamenti fiscali».

Dopo le dichiarazioni del vice sindaco è arrivata una replica dei rappresentanti astigiani del Movimento 5 Stelle: «I 400 milioni sono risorse che non spettavano ai Comuni, sono state anticipate dal Ministero degli Interni e verranno usate coperture del Governo per finanziarle. Coppo prende a riferimento i 4,2 miliardi che sono il 60% dei fondi destinati ai comuni (Fondo di Solidarietà Comunale), quelli sono il reale anticipo. Inoltre anche il calcolo che fa sulla ridistribuzione è errato, perché non si deve dividere la somma su tutti i cittadini, ma bisogna utilizzarli per aiutare solo ed esclusivamente chi è veramente in difficoltà economiche».

«Non è un momento facile»

Che non sia un momento facile per nessuno, ancor di più per chi è chiamato ad amministrare una città, l’ha detto anche il sindaco Rasero entrando nel personale: «Il momento è tragico anche per me perché mi stanno capitando delle cose che non ho mai visto prima nella via vita. Cercherò di non farvi sentire abbandonati, non sarà facile, ma metterò tutto me stesso». Centinaia di messaggi raggiungono il sindaco tutti i giorni e spesso si tratta di richieste per intervenire su singoli casi che, sovente, si fa fatica a risolvere anche perché non di competenza dall’amministrazione comunale.

Giovedì il primo Consiglio comunale digitale

Nel frattempo non si ferma l’attività amministrativa del Comune che anche nell’emergenza Coronavirus deve continuare ad approvare le pratiche ordinarie. Ma, per la prima volta, giovedì pomeriggio il Consiglio comunale si riunirà on line, alle 13, sulla piattaforma Gotomeeting già utilizzata dall’ANCI e sfruttata da molte istituzioni in questi giorni di isolamento obbligatorio. Per il Comune di Asti si tratta di una vera rivoluzione.

Il bollettino della sera

Lunedì pomeriggio, alle 19.30, la Regione ha invece emesso il quotidiano bollettino sull’andamento dell’epidemia in Piemonte. Salgono a 10 i guariti dal Covid-19 in provincia di Asti mentre sono 3 i nuovi decessi registrati nel nostro territorio e che portano a 35 il totale dei deceduti. I cittadini astigiani positivi al Coronavirus sono invece 407, 22 in più di domenica.

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