Scelte già maturate
Mentre in diversi Comitati del nostro Palio si lavora alacremente alla ricerca della migliore accoppiata in vista della corsa 2020 (attese a breve le prime eclatanti novità!), in altre realtà paliesche, legate ad Asti in misura diversa, le fasi preparatorie sono invece assai più avanzate in considerazione della loro più vicina collocazione in calendario. E’ il caso di Buti, appuntamento che come da tradizione aprirà la futura annata. Nella località dell’entroterra pisano si correrà il 19 gennaio 2020, prima domenica successiva alla festività dedicata a San Giovanni Abate (protettore degli animali, in calendario il 17 gennaio) in onore del quale la competizione ha luogo.
In sette a Buti a contendersi il successo
Sette le Contrade al canapo e diverse le novità riguardanti i fantini e i cavalli. San Rocco, vincitore delle ultime due edizioni con Gavino Sanna (la prima su Bomario da Clodia e la successiva su Qui Pro Quo), dovrebbe montare, manca ancora l’ufficialità, Silvano Mulas, detto Voglia, su Ribelle da Clodia, mezzosangue trionfatore nel nostro Palio per il Rione Cattedrale. San Michele disporrà quale fantino di Angelo Cucinella: cavallo sarà con ogni probabilità Brigantes. San Francesco appare intenzionato a confermare Cristiano Di Stasio. Riguardo al cavallo sta prendendo quota l’opzione Uired.
Pievania: ecco Gavino Sanna
Pievania, chiuso il rapporto con Simone Fenu, ha rivolto le proprie attenzioni su Gavino Sanna: ancora da decidere il mezzosangue che sarà al canapo. E sarà proprio Simone Fenu a correre per la Contrada Ascensione, dove disporrà della potente Umatilla. San Nicolao, che non confermerà Gessa, potrebbe puntare, in questo caso si tratta di una voce insistente, sul rientrante Virginio Zedde. Infine La Croce: verrà quasi certamente rinnovata la fiducia ad Alessandro Fiori, che regalò alla Contrada la vittoria nel 2017 su Bonantonio da Clodia. Cavallo: fortissima l’opzione Tiepolo per il Palio 2020. Ricordiamo che a Buti la monta non è a pelo ma a sella.
A Legnano sicure un paio di novità nelle monte
Rimasto l’unico evento del panorama paliesco nazionale ad utilizzare soggetti purosangue, il Palio di Legnano vivrà il prossimo anno un’edizione caratterizzata da diverse conferme e da un paio di novità relativamente alle monte. Partiamo dalla Contrada San Domenico, vincitrice dell’edizione 2019 della corsa. La dirigenza biancoverde, guidata da Alessandro Bondioli, confermerà il fantino Antonio Siri, detto Amsicora, che ha posto fine al digiuno di vittorie di San Domenico che durava dal 2013, regalandosi inoltre il secondo successo personale nella manifestazione. Il primo era datato 2010 per La Flora. Quest’ultima Contrada nel prossimo Palio rimonterà Gavino Sanna, che per i rossoblu aveva conquistato il successo nel 2018.
Sei i fantini confermati
Non cambierà rotta neppure San Magno, a caccia della vittoria dal 2011. Sarà nuovamente Carlo Sanna, detto Brigante, finalista quest’anno, a vestire il giubbetto biancorosso. Proseguirà nella Contrada Legnarello il rapporto con il fantino Giovanni Atzeni, detto Tittia, che ha arricchito la bacheca giallorossa con i trionfi datati 2015 e 2017. Tornato nel mondo dei Palii l’anno scorso, Silvano Mulas, detto Voglia, aveva difeso sulla pista legnanese i colori di San Martino, identica Contrada per la quale correrà nel 2020. Sant’Ambrogio ripunterà su Giuseppe Zedde, detto Gingillo, che al suo primo Palio in gialloverde nel 2019 dopo la lunga permanenza a Sant’Erasmo, non era riuscito a guadagnare la finale.
Due le novità: Mari a Sant’Erasmo e Coghe a San Bernardino
Ed eccoci alle due novità, rappresentate da Sant’Erasmo e da San Bernardino: la Contrada del Corvo, chiuso il rapporto con Dino Pes, monterà Andrea Mari, detto Brio, assente a Legnano l’anno passato dopo i tre anni trascorsi a San Martino. Infine San Bernardino, Contrada che non vince dal 2007 (Gingillo su Domizia): insistenti le voci che vorrebbero in biancorosso Andrea Coghe, detto Tempesta, a rimpiazzare Simone Mereu, eliminato in batteria nel 2019.