E’ il film che sta sbancando i botteghini dei cinema: a “Corro da te” viene riconosciuto il merito di aver trattato con ironia e realismo un tema delicato come quello della disabilità. E questo è avvenuto anche grazie ad un grande contributo dato da due buttiglieresi che hanno avuto una larga parte nel film con Pierfrancesco Favino e Miriam Leone.
Parliamo di Giulia Capocci e Costantino Perna.
Costantino è il titolare di una piccola azienda che si occupa di lavorazioni meccaniche, sulla strada per Riva, appena fuori dal paese. Ma è anche lo straordinario motore, insieme ad alcuni soci, di Lab3.11, che si occupa di progettazione e costruzione di attrezzature sportive ad alte prestazioni per atleti paralimpici.
Il settore in cui si sono fatti conoscere in tutto il mondo è quello della realizzazione di sedie a rotelle per giocatori di tennis paralimpici, con brevetti e sperimentazioni che le rendono altamente performanti e diverse l’una dall’altra: competenza, artigianalità e tecnologia fuse in un unico oggetto in grado di restituire il sogno di giocare a tutti.
Giulia Capocci è oggi una socia di Lab3.11, è la loro “punta di diamante”, la loro prima collaudatrice ma anche la loro testimonial più importante, grazie alle ottime posizioni nel ranking mondiale di wheelchair ai tornei mondiali in cui gioca seduta sulla Advantage C.
Giulia e Costantino sono stati i “consulenti” del film diretto da Riccardo Milani. Ma sono stati anche attori: Giulia è l’avversaria che Miriam Leone (nel film anche lei tennista su sedie a rotelle) affronta in una gara importantissima mentre Costantino è l’allenatore di Miriam Leone.
«Un’esperienza straordinaria – racconta Costantino – Un mondo a noi totalmente sconosciuto che, grazie alla professionalità e all’umanità di regista ed attori, ci è entrata nel cuore».
In realtà è stato uno scambio, perchè Costantino e Giulia hanno lavorato molto con Favino e la Leone per insegnare loro a vedere il mondo con gli occhi di un disabile.
Le riprese del film erano state ultimate una settimana prima dell’arrivo del Covid, per questo motivo è stato lanciato solo in questi giorni, con la prima al Teatro Massaua di Torino cui protagonisti sono stati anche Giulia e Costantino insieme agli attori principali.
«Per questo film – dice ancora Costantino – non potevano essere scelti regista e attori così “giusti”».
Entusiasta anche Giulia che commenta: «Sono entrata in contatto con il regista grazie al mio sponsor, la FCA Autonomy che cercava tennisti paralimpici da inserire nel cast. Non pensavo che avrei vissuto un’esperienza così importante. E il regalo più grande è stato che nel film vengo chiamata con il mio vero nome citando il circuito nazionale Fit-Lab, realmente esistente».
Non è la sola grande soddisfazione di Lab3.11 di questi ultimi tempi: da Pechino, dalle Paralimpiadi è arrivata la medaglia di bronzo nello slittino di Giuseppe Romele. Indovinate un po’ chi lo ha progettato su misura e realizzato? L’azienda di Buttigliera d’Asti.
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- Monica Jarre