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Lutto

Calosso, addio al sindaco “Chicco” Migliardi, l’uomo che voleva ripopolare il suo paese

Era stato riconfermato nel giugno dell’anno scorso con preferenze vicino all’80%, segno di quanto fosse amato in paese.

Un brevissimo ed improvviso ricovero in ospedale e poi la notizia che nessuno si aspettava. Quella della morte di Pier Francesco Migliardi, 54 anni, sindaco di Calosso al secondo mandato.

Prima esperienza con la fascia tricolore nel 2019 e poi, nel giugno scorso, una riconferma piena, che ha sfiorato l’80% dei consensi dei suoi concittadini.

Le prime parole che disse dopo la rielezione furono per il suo paese e per un progetto di lotta allo spopolamento del Comune. «La nostra attenzione è rivolta allo sviluppo del territorio con l’obiettivo di non far decrscere la popolazione residente. Abbiamo in mente, per i prossimi 5 anni, idee che attirino in paese nuove famiglia con un programma pubblico privato che costruisca un sistema virtuoso per recuperare le case oggi abbandonate e rendere appetibile Calosso, con servizi a nuclei giovani che qui potranno trovare il sostegno di una comunità ed opportunità».

Un programma che oggi deve fare i conti con la sua scomparsa.

Tantissimi i messaggi di cordoglio che si stanno avvicendando sui social e di persona alla famiglia. Fra i primi a esprimerlo anche l’assessore regionale Marco Gabusi: «Una tragedia improvvisa lo ha portato via in pochi giorni, lasciando attoniti tutti coloro che lo conoscevano e gli volevano bene.

Solo poche settimane fa, a fine marzo, ho avuto il privilegio di incontrarlo insieme al presidente Cirio per discutere nuovi interventi a favore del territorio. In quell’occasione abbiamo ritrovato, ancora una volta, la sua passione, la sua disponibilità e il forte legame con la sua terra.
Ci lascia un uomo di grande umanità, un amministratore attento, un amico.
Alla sua famiglia e a tutta la comunità, le mie più sincere condoglianze».
Anche il mondo sportivo lo piange. La società Monferrato Rugby ricorda: «Migliardi era marito della nostra dirigente Cristina Scarampi e papà dell’atleta Alberto, classe 2005 che ha mosso i suoi primi passi nel Club giovanissimo. In un momento di così grande dolore ci stringiamo con affetto ai famigliari per la perdita di una persona speciale che ha accompagnato molti anni del nostro percorso, consci che lascerà in tutti noi un vuoto incolmabile».

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