«Una persona speciale – afferma Emilia Cagnotto – L’ho conosciuto giovane curato nelle altre parrocchie; è sempre stato attento a coinvolgere i giovani. Apparentemente una persona semplice, in realtà era una persona molto colta e profondo conoscitore delle Scritture. Una guida spirituale presente ma non ossessiva. Quando andavi a cercarlo in canonica fuori dalle messe, lo trovati vestito di grembiule intento a restaurare qualcosa. Penso che abbia recuperato tutto il possibile. Da un “torciglione” ha realizzato un bellissimo leggio e restaurato il coro della Piana. Era anche un ottimo pittore».
«Un punto di riferimento per diverse generazioni – aggiunge Renato Ferro – Un buon giocatore di calcio, pallavolo e ottimo camminatore. Bravissimo a suonare la chitarra. Praticamente abbiamo cantato insieme per 15 anni. Anche canzoni (arrangiate da lui) di protesta contro la guerra».