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Attualità

Rifiuti e acqua: gli zingari
ricevono le prime bollette

«Per la prima volta nella storia della città sono state emesse le bollette dei rifiuti e dell'acqua a carico degli zingari che abitano i campi nomadi». A renderlo noto è il sindaco Brignolo

«Per la prima volta nella storia della città sono state emesse le bollette dei rifiuti e dell'acqua a carico degli zingari che abitano i campi nomadi». A renderlo noto è il sindaco Brignolo che evidenzia, comprensibilmente, come il fatto rappresenti una novità per la storia di Asti. «Sembrerebbe una cosa normale, se non fosse che è la prima volta che questo avviene nella storia della nostra città – commenta il primo cittadino – Questo non vuole avere nessun carattere vessatorio, ma vuole ripristinare una situazione di equità nei confronti di tutti i cittadini: chi non pagherà sarà perseguito con gli strumenti a disposizione del Comune come tutti gli altri astigiani».

La decisione di bollettare i nomadi, come avviene per tutte le famiglie residenti in città, è anche una prima risposta a quanto denunciato dai revisori dei conti nella relazione sul bilancio consuntivo 2014. Il collegio si è espresso duramente sulla gestione delle aree destinate ad ospitare i nomadi, in particolare in via Guerra, definendola «assolutamente inefficiente, inefficace ed antieconomica nonché foriera di profili di illegalità e responsabilità/danno erariale. Tale perdurante situazione di non sostanziale applicazione di disposizioni genera responsabilità in capo ai soggetti inadempienti ma, soprattutto, incide sulle casse del Comune e, conseguentemente, della cittadinanza in termini patrimoniali e finanziari, diretti e indiretti, compresi oneri sociali, soprattutto in materia di gestione dei rifiuti (costi rimozione scarichi abusivi e bonifiche aree addebitati sui ruoli TARI, mancato riaddebito in capo ai nomadi di tassa rifiuti a tutto il 2014), compromettendo altresì la reale e legittima possibilità di riscossione, volontaria o coattiva che sia».

Ora, con questo cambio di marcia, l'amministrazione ha deciso di far pagare a tutti quanto dovuto: «In passato un'altra amministrazione aveva tentato di suddividere il costo dell'acqua (per i rifiuti invece non si era mai neppure tentato di richiedere il pagamento) tra gli abitanti dei campi e chiederne il rimborso – precisa Brignolo – ma, a parte una minima quota di pagamenti spontanei, le azioni di recupero erano risultate vane, perché mancava una puntuale identificazione dei nuclei familiari cui imputare i costi. Per poter provvedere all'emissione di bollette corrette e non impugnabili, la nostra polizia municipale ha ora identificato ogni singolo abitante in ciascuna delle singole baracche e roulotte presenti nei campi e ha individuato la composizione di ogni singolo nucleo familiare, in modo da poter intestare la bolletta a ogni famiglia».

Riccardo Santagati

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