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CambiAMO Asti: «Alla Casa di Riposo un disastro annunciato»

Dalla chiusura del Maina al nuovo parcheggio blu di piazza del Palio: il sodalizio analizza “le responsabilità” degli amministratori

Anche l’associazione culturale CambiAMO Asti interviene sull’imminente chiusura della Casa di Riposo “Città di Asti”. Lo fa con una lettera che pubblichiamo integralmente. 

A nome dell’Associazione Culturale CambiAMO Asti desidero aggiungere alcune riflessioni alle già numerose che sono state fatte circa la prossima chiusura della Casa di Riposo città di Asti.

Non si tratta di un” fulmine a ciel sereno” ma di un disastro annunciato, in quanto da ormai molti mesi si è andati di proroga in proroga, con la vana speranza di trovare una soluzione.

Sicuramente, in tutta questa vicenda, si sono verificati errori e sottovalutazioni da parte delle amministrazioni pubbliche. In particolare troviamo inaccettabile l’atteggiamento pilatesco della Regione (che non ha neppure partecipato al tavolo di confronto, dopo aver sostenuto, con l’assessore Marrone, che “la Regione avrebbe fatto la propria parte”), ma anche l’amministrazione comunale, e in particolare il Sindaco, non si è rivelato all’altezza di una situazione così complessa.

Anche la Fondazione CRA e la Banca locale si sono chiamate fuori, non ritenendo utile scommettere sul futuro della struttura, preferendo forse incrementare l’utenza delle strutture private e liberando un immobile che, per l’ampiezza e la posizione, può far gola a molti.

Vogliamo portare la nostra piena solidarietà agli ospiti della struttura, spesso con seri problemi di salute e di disabilità, che, tra il 27 e il 31 dicembre, subiranno ricollocazioni forzose, in strutture extracittadine, certo più lontane dalle abitazioni dei propri cari, senza possibilità di mantenere il rapporto con le persone all’interno della struttura con cui avevano creato rapporti di fiducia, di sostegno e di amicizia,

Ci sentiamo vicini ai loro famigliari, così come ci sentiamo particolarmente vicini al personale della Casa di Riposo che, anche in questo periodo di incertezza per il proprio futuro lavorativo, non ha mai fatto mancare la propria disponibilità e professionalità nei confronti degli ospiti e che, da Capodanno, si ritroverà senza lavoro e senza adeguate garanzie di ricollocazione.

Chiediamo che l’Amministrazione Regionale e quella Comunale si impegnino, al più presto e questa volta non solo a parole, per facilitare i meccanismi di mobilità del personale presso altre amministrazioni pubbliche.

Chiediamo che l’Amministrazione Comunale si impegni a contrastare la desertificazione della zona ad Est del centro cittadino, dove ai contenitori pubblici e privati vuoti ormai da anni (come non ricordare le ugualmente vuote promesse elettorali sul vecchio Ospedale?) se ne aggiungono ogni mese di nuove: prima l’Asilo Regina Margherita, ora la Casa di Riposo “Città di Asti”.

Sono trascorsi ormai sei anni da quando il Sindaco riconfermato prometteva meraviglie per la città: in tanti gli hanno creduto ma i risultati si stanno rivelando ben diversi da ciò che era stato promesso.

Non vogliamo aggiungere altro: ci sarà modo di esprimere la nostra opinione su altri argomenti su cui le decisioni delle Amministrazioni Regionale e Comunale sono ben distanti dalle aspettative dei nostri concittadini: dal traffico sempre più caotico e che rende spesso l’aria irrespirabile, alla decisione di rendere a pagamento i parcheggi in Piazza del Palio, a spese di lavoratori e studenti pendolari, allo studio dell’ennesimo atterraggio di un nuovo centro commerciale, di cui nessuno sente la necessità, al prossimo aumento della TARI, anche in conseguenza della bella pensata di introdurre la “raccolta verticale” dei rifiuti, alla situazione sempre più precaria della sanità cittadina.

Crediamo che gli astigiani meritino risposte: chiare, complete e senza giri di parole! Ci impegneremo perché tali risposte vengano fornite.

Un augurio sincero agli astigiani di un futuro diverso per tutti.

Associazione culturale CambiAMO Asti

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