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Attualità
Assemblea elettiva

Cambio ai vertici dell’associazione Libera Asti

La referente provinciale Isabella Sorgon lascia dopo tre mandati. Al suo posto Simone Barbiero e Luigi Gilardetti

Cambio alla guida del coordinamento provinciale di “Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, fondata a livello nazionale da don Luigi Ciotti, impegnata nel contrasto alla mentalità mafiosa e nella diffusione della cultura della legalità. Giovedì scorso, infatti, è stato ufficializzato il passaggio di testimone tra Isabella Sorgon, che per nove anni ha guidato il sodalizio astigiano, e i nuovi referenti provinciali dell’associazione: Luigi Gilardetti e Simone Barbiero. Dopo aver svolto l’incarico per tre mandati triennali, infatti, da statuto dell’associazione Isabella Sorgon non poteva più ricandidarsi. Così si è svolto un periodo di affiancamento, negli ultimi mesi, che ha poi portato i due giovani volontari a prendere le redini del coordinamento, il primo nato in Italia nel 2006, che da quest’anno sociale ha sede presso “Il Posto Buono” di via San Marco. «L’impegno è molto gravoso – commenta Isabella Sorgon – per cui, in accordo con la referente regionale Maria Josè Fava, abbiamo concretizzato un ragionamento che si sta cominciando a fare all’interno di “Libera” nell’ultimo periodo, anche in ambito nazionale, perché ci si rende conto che l’impegno è molto gravoso, per cui in coppia ci si può dividere i compiti. In questo caso sarò sostituita da due amici, con formazione e sensibilità diverse, che sicuramente svolgeranno un ottimo lavoro».

L’avvicendamento

L’avvicendamento è avvenuto nel corso dell’assemblea elettiva, alla presenza di Maria Josè Fava, che ha visto partecipare i singoli tesserati (in totale 31), i rappresentanti delle sei associazioni di volontariato e dei cinque istituti scolastici che fanno parte di Libera. «Ovviamente continuerò a far parte dell’associazione e a dare il mio contributo. Questi nove anni sono stati impegnativi ma ricchi di soddisfazione, perché ho potuto coordinare il lavoro di tante belle persone che hanno voglia di impegnarsi, per cui ci si rende conto che il mondo non è così brutto come spesso viene dipinto».
L’associazione è impegnata in iniziative di formazione sulla cultura della legalità e sulla cittadinanza responsabile, partendo dalle scuole e lavorando al fianco delle istituzioni. «Un lavoro di aggregazione di tante capacità e sensibilità – conclude Sorgon – che poggia su una visione aperta dell’associazionismo, non considerato elitario ma aperto ed accogliente. Chiunque voglia entrare a far parte del gruppo, dai pensionati ai giovani, trova un posto per esprimersi».
Elisa Ferrando

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