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Campi nomadi: ben 143 residenti sono minori
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Campi nomadi: ben 143 residenti sono minori

Sulla querelle pendono i numeri che riguardano i minorenni presenti al campo nomadi di via Guerra: su 242 rom, ben 126 hanno meno di 18 anni mentre nel campo dei sinti vivono 77 persone, di cui 14 minorenni

E’ probabile che si svolga la prossima settimana il confronto in maggioranza chiesto dal vice sindaco Marcello Coppo (Fratelli d’Italia) sulla questione campi nomadi e a seguito dalla proposta di «compromesso» suggerita dal Movimento Civico Galvagno. Il sodalizio dell’ex sindaco ha proposto un “piano b” rispetto al superamento – e chiusura – dei campi di Asti: costruire un nuovo sito, a spese dei residenti, come fosse un camping con utenze intestate singolarmente e obblighi di pagare le bollette, pena il blocco dei contatori. Un “piano b” che Fratelli d’Italia considera irricevibile e in contrasto con il programma del sindaco votato dai cittadini. Senza contare che l’area dove oggi sorge il campo nomadi dei sinti è esondabile, quindi del tutto inadeguata ad ospitare un nuovo camping.

Sulla querelle pendono i numeri che riguardano i minorenni presenti al campo nomadi di via Guerra: su 242 rom, ben 126 hanno meno di 18 anni mentre nel campo dei sinti vivono 77 persone, di cui 14 minorenni. Più facile da gestire la situazione del campo nomadi di Vallarone abitato da sinti: 27 adulti e solo 3 minorenni. L’obiettivo di superare i campi nomadi non può essere raggiunto senza fare i conti con la popolazione di minori che ammonta a 143 residenti. «In quanto assessore ai servizi sociali la mia preoccupazione è verso questi minori e verso l’abbandono scolastico che inizia nelle scuole medie – spiega Mariangela Cotto – E’ per questo che insieme al Garante dell’Infanzia, Saveria Ciprotti, monitoriamo la presenza dei minori nelle scuole e i loro giorni di assenza, così da poter verificare eventuali criticità tramite la polizia municipale».

La dispersione scolastica è molto alta dopo le elementari, ma è solo uno dei tanti problemi collegati ai campi nomadi. L’assessore Cotto è anche impegnata a monitorare l’accattonaggio e la presenza di bambini dediti a chiedere l’elemosina in giro per Asti. Un fenomeno, per fortuna, tenuto anche sotto controllo dagli enti preposti. 

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Riccardo Santagati

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