Cerca
Close this search box.
«Con due campi fotovoltaici non dovrei alzare l'Imu»
Attualità

«Con due campi fotovoltaici non dovrei alzare l'Imu»

Anche in tempi di accorpamenti e tagli, i piccoli comuni sono in grado di mantenere autonomamente alcuni servizi essenziali, vedasi la scuola materna e primaria; ciò non esclude che vada fatta una

Anche in tempi di accorpamenti e tagli, i piccoli comuni sono in grado di mantenere autonomamente alcuni servizi essenziali, vedasi la scuola materna e primaria; ciò non esclude che vada fatta una accurata valutazione su quanto, invece, condividere con le amministrazioni limitrofe e in contemporanea gli utili “benefit” sulle casse comunali da parte di discusse iniziative energetiche (vedi alla voce “fotovoltaico a terra”). Lo sostiene il sindaco di Cortiglione Andreino Drago, portando il proprio comune come termine di paragone: «Rispetto alla maggior parte delle altre realtà al di sotto dei 1000 abitanti, siamo tra i pochi ad avere ancora in funzione una scuola materna, gestita in convenzione con la parrocchia nella formula di “asilo parificato”. Ci sono annualmente tra i 15 e i 18 bambini e vi lavorano due persone, un’insegnante e un’assistente con mansioni anche di cucina».

Discorso analogo per la primaria: «Una trentina di studenti, nell’anno scolastico appena iniziato. L’intero servizio educativo, mensa compresa, pesa sul nostro bilancio per un valore di 25 mila euro. È uno sforzo che siamo felici di fare, ma al prezzo di non potersi occupare di nient’altro. Sono anni, per esempio, che non posso investire su interventi vari che sarebbero utili al paese». In parallelo al passivo per la pubblica istruzione, c’è il campo di fotovoltaico a terra, un’iniziativa che all’epoca della costruzione aveva attirato a Drago parecchie critiche dai banchi dell’opposizione: «L’impianto porta annualmente nelle casse comunali un utile di 30 mila euro – chiarisce il sindaco. – Avendo avuto la possibilità, sarebbe valsa la pena di costruirne un secondo. Se ci fosse, non ci sarebbe stato bisogno di portare l’aliquota Imu sulla seconda casa da 0,76 a 0,96. Penso che sia un peccato che i progetti di fotovoltaico a terra siano stati oggetto di speculazione: ben utilizzati, con le cautele ambientali, sarebbero stati una fonte di risorse per le piccole amministrazioni per i prossimi 20 anni».

L’inizio del 2014 porterà anche al ventilato accorpamento di tutte le funzioni principali, cosa ne pensa Cortiglione? «Ho già fatto le mie proposte ad alcuni comuni limitrofi, in tutto il consiglio ci sembrava sensato collaborare tra 3-4 comuni, ma per ora non ho avuto risposta. Posso dire che secondo me le condivisioni vanno fatte su base geografica, casi in cui è veramente possibile risparmiare, cosa invece difficile in una comunità collinare grande come la “Vigne&Vini”».

f.g.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre: