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Campo rom via Guerra: “La fragilità non è ancora superata”

Mario Malandrone, con un gruppo di consiglieri comunali, ha fatto visita all’area. “Il sostegno sociale è importante per trovare la sistemazione alle persone rimaste”.

“La situazione, per chi è rimasto, non è diversa dal passato. Anzi, per certi versi un po’  peggiore”. Così Mario Malandrone, di Ambiente Asti, fotografa la visita compiuta venerdì al campo rom di via Guerra. Visita che arriva in un momento in cui l’amministrazione comunale sta cercando soluzioni alternative valide e definitive all’area oramai in dismissione.

Nei mesi molte famiglie hanno lasciato il campo di via Guerra, trovando sistemazioni in grado di soddisfare le loro necessità. Il gruppo rimasto attende indicazioni per il domani. “Problemi ce ne sono ancora, a partire dai servizi igienici: alcuni non funzionano, altri non sono neppure allacciati – racconta Malandrone -. I cumuli di immondizia, poi, sono una vera priorità ma non attribuibili ai soli rom. Questa è diventata una discarica a cielo aperto”.

Fragilità accentuata che deve essere superata. “Noi siamo per il superamento del campo, ma vorremmo sapere qual è il progetto che ci permetterà di risolvere il problema” è il pensiero di Malandrone. Il quale punta anche su un sostegno sociale alle persone. “Chi è rimasto, nonostante gli incentivi ricevuti nel tempo per lasciare il campo, ha necessità di avere supporti sociali forti. Sappiamo che il Comune si è organizzato in tal senso, e questa è una buona cosa. Bisogna continuare su questa strada”.

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