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Candidati PD in Regione: Gariglio per Renzi, Viotti per Civati e Pentenero per Cuperlo
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Candidati PD in Regione: Gariglio per Renzi, Viotti per Civati e Pentenero per Cuperlo

Luci accese, giovedì pomeriggio, su due dei tre candidati alla segreteria regionale del PD che domenica 16 febbraio, durante le primarie, si contenderanno il ruolo di nuovo segretario. La sede di

Luci accese, giovedì pomeriggio, su due dei tre candidati alla segreteria regionale del PD che domenica 16 febbraio, durante le primarie, si contenderanno il ruolo di nuovo segretario. La sede di piazza Statuto ha accolto in prima battuta Davide Gariglio, consigliere regionale e candidato renziano che ha incontrato i simpatizzanti e molti amministratori astigiani. Ad attenderlo, infatti, c'erano il sindaco Fabrizio Brignolo, il presidente del Consiglio comunale Maria Ferlisi, il segretario cittadino del PD Carlo Gentile, il consigliere regionale Angela Motta, il segretario provinciale Giorgio Ferrero (anche lui di ala renziana), il presidente di "Adesso Liberamente" Carlo Camisola e vari sostenitori. Gariglio ha presentato la propria candidatura e, in estrema sintesi, annunciato le linee guida che intende adottare se fosse eletto nuovo segretario regionale.

«Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere – ha esordito citando Gandhi – La mia candidatura è finalizzata a portare in regione il cambiamento che Renzi sta portando avanti a livello nazionale». Gariglio ha quindi parlato del suo progetto riformista invocando un ritorno tra la gente per ascoltare i problemi che ci sono fuori dai palazzi del potere. «Il PD deve tornare a fare il partito e, soprattutto, a fare il PD e non essere più una sorta di bocciofila. Dobbiamo immaginare soluzioni nuove sui problemi della Casa, dei Trasporti e della Sanità e quindi fare la cosa migliore possibile per risolvere questi problemi». Quello che immagina Gariglio e un PD "open", ovvero aperto alle idee ma soprattutto ai suoi iscritti. «Da segretario farò mandare a chi è registrato alla nostra mailing list tutto quello che facciamo perché dobbiamo praticare la totale trasparenza – ha poi aggiunto – Quando ci sono da fare delle nomine dobbiamo pubblicare on line tutti i curricula dei candidati, anche di chi non viene nominato, per rendere trasparente la scelta davanti ai cittadini». Gariglio ha inoltre sottolineato l'importanza del segretario regionale di essere «garante della pluralità» e ricordato che, nel PD, «ciascuno deve fare un solo lavoro» chiamandosi così fuori da ulteriori incarichi rispetto a quello di segretario nel caso venisse eletto.

Un'ora dopo la partenza di Gariglio è stata la volta del civatiano Daniele Viotti, accolto dal coordinatore della Mozione Civati di Asti, Luigi Sposato, dal delegato all'assemblea nazionale Luca Bortot, simpatizzanti, ex iscritti al PD ma anche dallo stesso Giorgio Ferrero, rimasto in sala ad ascoltarlo. Significativo il gesto fatto da Viotti prima di prendere la parola quando ha appoggiato su una sedia vuota un foglio con il logo di #postooccupato, campagna on line contro il femminicidio per ricordare le vittime delle violenze sulle donne. Poi ha sintetizzato il programma con cui si presenta alle primarie. «Vogliamo cambiare il metodo del PD e sradicare alcune politiche che sono state fatte fino ad oggi».

A tenere banco anche il caso dei congressi astigiani finiti sulle cronache nazionali con annullamenti, polemiche sui tesseramenti, "truppe cammellate" e altro. «Ovviamente chiediamo che si faccia chiarezza per capire cosa si sia rotto all'interno del partito. Secondo noi si doveva ripetere il voto quest'anno, con un nuovo tesseramento, che dovrebbe avvenire on line, con la registrazione verificata dal nazionale il quale manda a casa dell'iscritto la tessera effettivamente richiesta». Viotti ha quindi risposto ad alcune domande dei giornalisti e di ex tesserati, delusi dalle vicende astigiane. «Sì, c'è una questione morale all'interno del PD che dev'essere affrontata – ha poi aggiunto rispondendo ad uno dei presenti – Non ci dobbiamo infatti fermare solo alla questione del tesseramento. Il PD dovrebbe uscire da tutte le banche e non fare più nomine politiche nelle stesse ma indicare persone esterne al partito che si siano occupate di banche, piuttosto che di industrie o altre tematiche legate alla nomina».

Viotti ha poi ricordato che «un segretario regionale deve avere autorevolezza e non autorità» e invitato gli scontenti del PD a tornare nel partito perché «le cose si cambiano solo cambiandole», ovvero dando un contributo in prima persona. Viotti ha poi proseguito il suo viaggio nell'Astigiano raggiungendo il circolo di Cerro Tanaro . Tornerà ad Asti giovedì 13 alle 21, nell'ex sala consiliare, per parlare di "Rifiuti, ambiente e beni comuni".
Intanto venerdì pomeriggio, alle 16, nel PD di Asti è arrivata la terza candidata alla segreteria regionale. Si tratta della cuperliana Gianna Pentenero, ricevuta nella sede di piazza Statuto insieme all'on. Cesare Damiano e all'assessore al Lavoro del Comune di Asti Marta Parodi.

Riccardo Santagati

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