Destate alcuni problemi con il cane si amplificano – spiega Renata Sorba, non vedente, discreta, seppur attiva sui diritti di disabili e non vedenti, coordinatrice dellA.P.R.I di Asti –
Destate alcuni problemi con il cane si amplificano – spiega Renata Sorba, non vedente, discreta, seppur attiva sui diritti di disabili e non vedenti, coordinatrice dellA.P.R.I di Asti – durante lanno facciamo tante operazioni di sensibilizzazione alla cittadinanza.
Renata, dinamica e comunque autonoma, grazie al suo fedele compagno di viaggio Rudi, ci racconta come avviene lorganizzazione di una vacanza per un non vedente: Non devi dare nulla per scontato, anche i dettagli più insignificanti sono importanti. Su alcune cose lItalia è ancora poco aggiornata: mi è capitato di notare come in certe circostanze alcuni conoscano ancora poco le leggi o non sappiano bene come utilizzarle.
Sul treno ho avuto qualche disagio, Rudi deve poter venire con me e mi è stato già detto che lui doveva rimanere lontano dal mio scompartimento, ma è un cane-guida che sta lavorando! Tra laltro, ovviamente, io faccio sempre attenzione a sedermi in posti che non intralci e lui è talmente educato che cè da stare davvero tranquilli, ma è bene essere comunque sempre molto disponibili e gentili. Anche in aereo Rudi è come non sentirlo e mi sta accanto come un amico premuroso e protettivo. È importante, comunque, prima di partire, aver fatto tutti i controlli al cane, ci sono gli sportelli dellAsl e le agenzie turistiche che danno ampie informazioni.
Per un non vedente la vacanza è sì rilassamento e svago, ma anche apprensione, ogni dettaglio pre-partenza devessere sotto controllo: non per questo, però, colui che non ha la vista deve stare a casa per paura di non raggiungere lautonomia in luoghi nuovi.
Le barriere da abbattere a volte sono anche quelle mentali. Io lo dico sempre: più noi non vedenti siamo visibili e meglio si nota la nostra esistenza, la gente impara vedendoci, si sensibilizza se ci vede muoverci. Cè ancora tanto da fare, ma io sono positiva. Renata nuota, viaggia e non si arrende davanti alle difficoltà: Sì, a volte è solo ignoranza, non cattiveria. Mi è capitato che non mi facessero salire sul traghetto con Rudi, poi dopo varie discussioni hanno capito che era un mio diritto. Il mio cane è stato addestrato, molto spesso chiedo ancora consiglio alla scuola di Rudi, loro danno le giuste informazioni.
E se anni fa Renata era più fragile, ora reagisce alle mortificazioni e facendolo informa la gente: Dopo sette anni (da quando ho Rudi) sono più forte, è stata dura allinizio, poi è andata meglio. Il nostro ruolo è di spiegare, informare, non arrendersi mai davanti alla non-conoscenza. In materia di vacanze estive col cane-guida la Sorba suggerisce: Di rapportarsi con un sorriso, lo dico a noi disabili, ogni tanto non ci va, ma facciamo un sorriso lo stesso, informiamo con pazienza che il cane-guida ha la sua funzione e non è un problema, mai. Più siamo visibili, più siamo capiti, non dobbiamo avere paura di vivere in mezzo agli altri. Tanti dimostrano affetto e solidarietà, si tratta di informare. E infine una frase sulla disabilità che a Renata piace e che ci vuole regalare: Né diversi, né uguali, ma liberi.
r.a.