Trascorsa lestate, messa (quasi) in archivio la vendemmia, a Canelli si torna a parlare di politica attiva. Tra maggio e giugno del 2014, infatti, ci saranno le elezioni amministrative per il
Trascorsa lestate, messa (quasi) in archivio la vendemmia, a Canelli si torna a parlare di politica attiva. Tra maggio e giugno del 2014, infatti, ci saranno le elezioni amministrative per il rinnovo di sindaco e consiglio comunale. Argomento tornato dattualità nel gustoso weekend di Canelli, la Città del Vino quando molti, scorgendo assessori e consiglieri indaffarati, si sono chiesti quali saranno le prossime forze in campo in vista di una campagna elettorale che si preannuncia fin dora vivace. E, in effetti, qualcosa si sta muovendo, seppur filtrato dal comprensibile riserbo per non concedere metri agli avversari. Di certo, e lha annunciato pubblicamente, cè la riconferma del sindaco Marco Gabusi che, fresco papà di Alice, non intende abbandonare lo scranno più alto di palazzo Anfossi.
Daltronde, lo aveva detto nel 2009 che il suo voleva essere «un mandato decennale: il nostro programma va oltre il quinquennio». Dichiarazione alla quale ha intenzione di mantenere fede alla scadenza naturale del primo lustro di governo della città. Sconfiggendo (spera) le cassandre che lo volevano spacciato per colpa della pedonalizzazione di piazza Cavour e dei parcheggi a pagamento, argomenti che paiono archiviati nellimmaginario dei canellesi. Squadra che vince non si cambia recita il motto, con qualche distinguo. La nuova legge elettorale taglia di quattro unità il consiglio comunale (da 20 a 16 consiglieri), con una congrua presenza femminile. Della formazione attuale potrebbero ricandidarsi sette-otto consiglieri: si tratta di trovare altrettanti nomi di peso per completare la lista. Il Gruppo dei 50, formazione civica che aveva sostenuto la corsa di Gabusi, è nuovamente in pista: si attendono novità. Più complessa pare, invece, la situazione nel centrosinistra.
Fausto Fogliati, candidato sindaco battuto nel 2009 per poco più di 300 voti, ha già manifestato, mesi fa, la sua disponibilità a ricandidarsi. Con una lista trasversale, mutuata dalla società civile. Il dibattito interno è vigoroso, a quanto si dice: due anime contrapposte, a sentire i bene informati: una orientata verso soluzioni più legata ai partiti, laltra maggiormente aperta a persone di diversa estrazione. Due le incognite sulla piazza: i grillini e un outsider di matrice centrodestra. I seguaci di Grillo dovrebbero, con ogni probabilità, presentare una propria lista: si sa che stanno lavorando per arruolare gente e gettare le basi per un programma fatto a misura su Canelli. La seconda è più sfumata: aggregherebbe, sempre a dar voce ai soliti bene informati, politici e amministratori locali ex An e Pdl/Forza Italia. Ci sono state riunioni, contatti, aperitivi e cene: si sa, le cose migliori, in politica, nascono a tavola.