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Canelli, almeno in 200 sopravvivono con la Caritas
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Canelli, almeno in 200 sopravvivono con la Caritas

Crisi economica, perdita del lavoro, pensioni insufficienti a sostenere il caro vita. Anche a Canelli è in costante crescita il numero di persone che sempre più spesso si rivolgono ai Servizi

Crisi economica, perdita del lavoro, pensioni insufficienti a sostenere il caro vita. Anche a Canelli è in costante crescita il numero di persone che sempre più spesso si rivolgono ai Servizi Sociali del Comune o alla Caritas per chiedere aiuto. Anziani soli ma anche famiglie che senza stipendio non possono permettersi l'acquisto dei beni di prima necessità. Di fronte al bisogno e accanto alle istituzioni è sempre più determinante il supporto delle associazioni di volontariato, attivissime in città.

Secondo Nadia Valsiga, volontaria della San Vincenzo De Paoli, associazione di volontariato che due volte a settimana distribuisce generi alimentari e vestiario, sono almeno 200 le persone che ogni mese transitano per i locali di via Dante, dove la San Vincenzo ha sede. Buona parte è di origine straniera, come marocchini, macedoni e bulgari ma è indubbio l'aumento dell'indigenza anche tra le file degli italiani. «Fino a cinque anni fa si rivolgevano a noi nove o dieci persone in tutto ogni mese ?- spiega Nadia Valsiga -? ma negli ultimi anni il fenomeno è cresciuto esponenzialmente, soprattutto in estate con la vendemmia e l'arrivo dei braccianti stagionali. Come politica, la nostra associazione aiuta la stessa persona solo una volta al mese. Capita però che alcune famiglie mandino più volte i figli a chiedere la borsa con gli alimenti».

Il numero degli indigenti è in crescita e a far conoscere l'attività della San Vincenzo è soprattutto il passaparola ma c'è anche una fetta di popolazione che rischia di non essere raggiunta dalla solidarietà. «Ci sono famiglie, soprattutto italiane, che per pudore non si rivolgono a noi direttamente ? raccontano dalla San Vincenzo de Paoli ? ma che ci vengono segnalate e con il dovuto tatto consegniamo le borse con la spesa o aiutiamo a pagare le bollette». Anche dalla Croce Rossa di Canelli il numero dei nuovi poveri colpiti da una crisi economica implacabile è in aumento. I volontari operano in supporto dei Servizi Sociali con i quali sono state censite 300 famiglie in difficoltà, di cui il 60% sono straniere. «Tra gli italiani parliamo soprattutto di anziani con la pensione minima ? spiega Lidia Bertolini, della Croce Rossa ? ma anche di famiglie giovani colpite dalla crisi che versa nel settore dell'edilizia».

Famiglie con pochi mezzi ma con un tetto sulla testa. A differenza di quanto sta emergendo in centri più grandi come Asti, a Canelli non ci sono state segnalazioni di questo tipo. Tre persone rimaste senza casa sono al momento ospitate al Centro di Accoglienza di piazza Gioberti gestito dalla Caritas. Un dormitorio in cui lo scorso inverno hanno trovato rifugio cinque stranieri senza casa e un italiano.

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